Il tasso di disoccupazione ad aprile è al 10,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su marzo e di 2,2 punti su base annua. È il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili).
Lo rileva l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Guardando le serie trimestrali è il più alto dal I trimestre del 2000. Non solo: il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 35,9% (era il 29,6% un anno prima).
Per i disoccupati +1,5% su marzo
Il numero dei disoccupati ad aprile è di 2 milioni 615 mila. Il rialzo è dell’1,5% su marzo (+38 mila unità). Su base annua l’aumento è del 31,1%, ovvero 621 mila unità.
Tra 15 e 24 anni in 611mila cercano lavoro
Tra i 15-24enni, rileva l’Istat, le persone in cerca di lavoro sono 611mila. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni (l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca) è pari al 35,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto a marzo ma in aumento di 7,9 punti su base annua.
Leggero calo degli inattivi tra 15 e 64 anni
Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,1% rispetto al mese precedente. In confronto a marzo, il tasso di inattività risulta invariato e si mantiene al 36,6 per cento.
Donne occupate: +1,2% nei 12 mesi
Ad aprile (dati provvisori) l’occupazione maschile segna una variazione negativa sia in temini congiunturali (-0,2%) sia su base annua (-0,6%). L’occupazione femminile resta sostanzialmente invariata rispetto al mese precedente mentre aumenta dell’1,2% nei dodici mesi.
Stranieri: tasso di occupazione in significativa riduzione
A calo dell’occupazione italiana rispetto a un anno prima (-155.000 unità) si associa la crescita di quella straniera (+74.000 unità). Tuttavia, mentre il tasso di occupazione degli italiani segnala un lieve arretramento (dal 56,2% al 56,1%), quello degli stranieri è in ulteriore significativa riduzione: dal 62,4 del primo trimestre 2011 al 60%.
Diminuiscono gli occupati a tempo pieno
Gli occupati a tempo pieno, rileva l’Istat, accentuano la dinamica riduttiva (-2,1%, pari a -415.000 unità). La caduta tendenziale, settorialmente diffusa, riguarda sia l’occupazione dipendente a carattere permanente sia quella autonoma full-time. Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere, e in misura eccezionalmente forte (+9,6%, pari a 334.000 unità), ma si tratta quasi esclusivamente di part-time involontario.
ilsole24ore.com – 1 giugno 2012