Roberto Giovannini. Domenica si sarebbe votato sul referendum Cgil per abolire i voucher; ma il governo prima li ha aboliti, e ora li ha fatti risorgere (scatenando la protesta della Cgil, che chiederà un intervento di Mattarella e della Consulta e manifesterà il 17 giugno). Con il via libera della Commissione Bilancio di Montecitorio arrivano molte novità. Il testo andrà in Aula oggi, dove verrà a mancare – se ci sarà il voto di fiducia – il «sì» di Articolo 1 – Mdp.
Arrivano i nuovi voucher: oltre che dalle famiglie con i «libretti», i «contratti di prestazione occasionale» potranno essere usati alle imprese sotto i 5 dipendenti. Il tetto è fissato a 5.000 euro per lavoratore e per datore di lavoro, con un ulteriore limite di 2.500 euro l’anno per le prestazioni rese a un singolo datore. Non ci sarà un rischio «bail-in» per i fondi pensione, mentre nasce un mercato (con meccanismi di cartolarizzazione) per facilitare la cessione dei crediti deteriorati.
Arriva una Web Tax transitoria: le imprese attive sul web con oltre 1 miliardo di fatturato potranno stringere accordi preventivi con l’Agenzia delle Entrate ed evitare così inchieste della magistratura. I portali di affitti online come Booking.com e Airbnb senza stabile organizzazione dovranno nominare un rappresentante fiscale in modo da poter agire da sostituti di imposta e richiedere la cedolare secca a nome del fisco. Le case private sono equiparate agli hotel, e dovranno riscuotere quindi la tassa di soggiorno.
Spariscono dal primo gennaio le monetine da 1 e 2 centesimi. Se si paga in contanti è previsto un meccanismo di arrotondamento al multiplo di 5 più vicino. Entro l’aprile del 2018 il numero delle slot machines in circolazione dovrà diminuire del 34%, ad un massimo di 265.000. Più rapidi i rimborsi Iva, confermato il prestito ponte di 600 milioni per Alitalia. Per 3,5 milioni di contribuenti addio studi di settore, e si passa agli indici di affidabilità fiscale: più alto il «punteggio», meno probabili saranno i controlli.
Dopo la sentenza del Tar che ha annullato cinque nomine di direttori di musei, modificata la legge per eliminare i limiti di accesso per gli stranieri. Più potere all’Anac: potrà agire in giudizio contro bandi, atti e provvedimenti relativi a contratti di qualsiasi stazione appaltante che violino le norme in materia di contratti pubblici. Nelle scuole saranno introdotte le mense biologiche certificate con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’utilizzo di prodotti bio. Confermato lo stop a Flixbus; il sismabonus al 75% andrà anche a chi acquista una casa demolita e ricostruita nelle aree ad alto rischio sismico, mentre l’ecobonus viene esteso agli incapienti. Stabilizzati 15mila professori ora precari, mentre i lavori di manutenzione dell’ Autostrada dei Parchi saranno effettuati dal concessionario (Carlo Toto) a valere sui canoni di concessione 2015-2016 già dovuti per un totale di 111,7 milioni più interessi. Il dovuto sarà restituito ad Anas a partire dal 2028.
Intanto, il premier Gentiloni ha firmato il decreto di ripartizione del Fondo di investimento che consente una programmazione di molte spese in conto capitale. «Diamo il via libera – ha detto Gentiloni – a un grande piano di investimenti pubblici per infrastrutture e altre opere pari a 47 miliardi per i prossimi 15 anni». Una notizia positiva dopo che il governo era stato battuto in commissione su alcuni emendamenti che raddoppiano a 4 milioni di euro i fondi per il Teatro Eliseo di Roma
La Stampa – 30 maggio 2017