La Regione: «Sterilizzare la lupa della Lessinia o confinare il branco in un’area recintata». Stival al ministero: allarme sociale, servono soluzioni
L’assessore regionale alla caccia Daniele Stival fa sapere di aver chiesto al Ministero per l’Ambiente una «revisione urgente» del precedente parere negativo sulla richiesta di prendere in considerazioni «soluzioni gestionali» alle problematiche poste dalla presenza di un branco di lupi in Lessinia, anche in deroga a quelle che sono le attuali normative (comunitarie e nazionali) vigenti.
In particolare, si chiede di prendere in considerazione la sterilizzazione della lupa (ribattezzata «Giulietta) oppure il confinamento del branco in un’area recintata, come proposto dagli amministratori locali della Lessinia al tavolo tecnico allestito in Prefettura.
Stival, che in questi mesi ha più volte dichiarato che allo stato attuale i lupi non si possono toccare né spostare dalla Lessinia (ed ha difeso l’adesione della Regione Veneto al progetto Wolfalps, se non altro perché permette di ottenere i risarcimenti), chiede di trovare soluzioni soddisfacenti per contenere la predazione di bestiame domestico (53 capi del Veronese, oltre ad un cane Labrador) e per «stemperare l’allarme sociale» causato dalla presenza dei lupi: appena due giorni fa, è scattata una vera e propria psicosi per l’avvistamento di due cani in Valpantena, scambiati per lupi.
Spaventano meno dei lupi, ma causano ben altri (e forse più gravi) problemi le nutrie, voraci divoratrici di germogli e responsabili di molti buchi che danneggiano gli argini dei canali. Il presidente della Provincia Antonio Pastorello ha scritto una lettera all’assessore Stival per sollecitare il provvedimento promesso sui piani di contenimento, dopo che una legge dello Stato aveva tolto le competenze a Regioni e Province per assegnarle direttamente ai Comuni, causando non pochi dubbi interpretativi.
Il Corriere di Verona – 18 dicembre 2014