Massimo180 giorni per ottenere il via libera per la liquidazione dei danni da vaccino o per il nulla osta ad effettuare trapianti di fegato o rene da vivente. O per le casse da morto con materiali innovativi (diversi da zinco, piombo e legno). Ne basteranno invece 150 per ottenere il riconoscimento delle virtù delle acque minerali e appena 120 per autorizzare nuove sostanze per le bibite analcoliche o impianti di produzione.A promettere tempi contingentati e ridotti di oltre il 30% rispetto agli attuali per 28 procedimenti autorizzativi di competenza della Salute, è un Dpcm che approda oggi in Consiglio dei ministri: «Regolamento concernente i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza del Ministero della Salute aventi durata superiore a novanta giorni, a norma dell’articolo 2, comma 4, della legge n. 241 del 1990». Il testo dello schema di Dpcm
Obiettivi generali del provvedimento – spiega la relazione tecnica – «creare le condizioni per offrire un servizio all’utenza e alle imprese richiedenti che consentano loro di essere più competitive, consentire ai soggetti danneggiati a seguito di vaccinazione obbligatoria o affetti da sindrome da talidomide di ottenere in tempi più rapidi la liquidazione dell’indennizzo, ridurre i ricorsi e smaltire gli arretrati».
Il regolamento – adottato in attuazione della L. n. 241/90 (art. 2) (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo) – disciplina complessivamente 28 procedimenti, di cui 18 con termini di 180 giorni, sei con termini di 150 giorni e quattro con termini di 120 giorni, abrogando le relative tabelle allegate al Dm 524/98, attualmente vigente. Per i 28 procedimenti disciplinati il tempo medio di trattazione attuale è di 253 giorni e per ben 12 di essi la disciplina risalente al 1988 non prevedeva termini tassativi di conclusione dell’iter. Tra questi figurano tra l’altro la liquidazione degli indennizzi, la verifica dei dispositivi medici nell’ambito della sorveglianza del mercato, l’autorizzazione all’installazione delle apparecchiature a risonanza magnetica nucleare e così via.
Tra i destinatari dell’intervento regolatorio figurano, tra gli altri ,anche i dipendenti in quiescienza della Salute, che dovrebbero poter contare sulla liquidazione dei trattamenti pensionistici in 180 giorni (contro gli attuali 360), i privati che richiedono delle autorizzazioni, compresi gli Istituti di Ricovero e cura a carattere scientifico e gli enti ecclesiastici. In particolare per le imprese – sottolinea ancora la relazione tecnica – sarà possibile «entrare sul mercato in tempi più rapidi, garantendo quindi un corretto funzionamento della concorrenza e, ove portatrici di una innovazione tecnologica quale l’impiego di particolari materiali per la fabbricazione di casse funebri, un vantaggio immediato in termini economici».
Il decreto non prevede infine la possibilità di adottare provvedimenti correttivi, ma ipotizza una verifica dello stato d’attuazione della normativa entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento.
Il Sole 24 Ore sanità – 31 luglio 2014