Stefano Pezzini. Sette menù diversi, un’area con nebulizzatori per rinfrescarsi nelle torride giornate di agosto e, naturalmente, uno zainetto accoglienza con shampoo, asciugamano e cibo. Addirittura, nel pomeriggio, è disponibile un fotografo per scatti artistici all’interno della struttura. Normale in uno stabilimento balneare di un certo livello ad Alassio.
Solo che queste attenzioni non sono dedicate alla clientela umana, ma canina. Benvenuti al Baba Beach, spiaggia collegata al complesso turistico Monti e Mare, proprio sotto alla discoteca Le Vele, tempio della movida in Riviera. Non semplicemente una spiaggia con angolo dedicato agli amici a quattro zampe, come ce ne sono molte anche in Liguria, ma una vera e propria spiaggia premium, con quaranta postazioni per i cani, premiata dall’ex ministro Michela Brambilla e citata in tutte le pubblicazioni dedicate agli amici degli animali per i servizi che offre. Servizi che, in altre realtà, non sono offerti nemmeno ai clienti più assidui.
Per trascorrere una giornata in spiaggia assieme al proprio cane, in queste settimane di agosto, bisogna mettersi in lista d’attesa ed essere pronti a spendere non meno di 50 euro al giorno, con a disposizione due lettini e ombrellone (ma si può arrivare a 250 con il lettone). Ma nessuno si è mai lamentato per i prezzi, gli unici mugugni, trattandosi di Liguria, sono per la lista di attesa che, in alta stagione, può arrivare anche ad una settimana. Ad Alassio arrivano clienti da Nizza, Torino, Milano ma anche Sanremo e Portofino. Persone già in vacanza in Liguria che vogliono far trascorrere ai loro cani una giornata al mare. Anche perchè le statistiche dicono che i cani preferiti dagli italiani sono labrador e golden retriwer, razze che amano l’acqua e, in molti casi, vengono utilizzati per il salvataggio in mare.
Andrea Della Valle, un passato da banchiere Lehman Brothers, ha puntato molto sulla spiaggia dog friendly premium da quando, qualche anno fa, è rientrato ad Alassio con la famiglia dopo trent’anni all’estero e ha ripreso in mano le redini dell’azienda turistica costruita negli Anni ’60 dal padre. «Spiagge, anche di buon livello, per i cani sono diffuse in provincia di Savona, penso al Baubau village di Albissola, alla Scogliera di Alassio, ai Cpo Mele di Andora, meno in quelle di Genova e Imperia. Eppure è un settore molto interessante. La sola provincia di Torino ha 200 mila esemplari registrati all’anagrafe canina, i posti per i cani in Liguria sono 200. Basta fare due conti e si capisce come si possa lavorare bene in questo settore», commenta Della Valle. E aggiunge: «Ad Alassio sono moltissimi gli alberghi che accettano i cani, così come sono moltissimi i negozi che tengono fuori ciotole piene d’acqua per fare bere i cani. Addirittura in piazza del Comune c’è una fontanella bassa chiamata dog bar, proprio perchè destinata ai cani. Certo, ci vorrebbero iniziative più ampie e coordinate, il sindaco si è detto d’accordo ma come in tutte le cose in Italia la burocrazia complica la realizzazione dei progetti. Ma, sia pure di nicchia, Alassio dog friendly è una buona strada per incrementare il turismo».
La gestione dello stabilimento, 18 persone assunte per la stagione estiva, è stata affidata ad Andrea Musco, 33 anni,? una laurea in architettura a Torino nel cassetto, esperienza pluriennale a a St Tropez dove ha gestito un ristorante sul mare e al Sestriere dove d’inverno gestisce il Kovo. La spiaggia è divisa in due sezioni, dog friendly e human friendly. Una corsia di uscita per le barche divide i 2 specchi d’acqua, un modo per evitare contatti tra ospiti a quattro zampe e umani. «Ovviamente il Baba Beach non è solo una spiaggia per cani, anche gli uomini hanno spazi e servizi adeguati, dal ristorante pizzeria aperto da mezzogiorno a mezzanotte all’aperitivo pomeridiano con dj set», spiega Musco mentre accoglie una cliente e gli consegna il kit con il completo destinato ad un piccolo chihuahua. Chissa se preferirà i biscottini o i bocconcini di carne dopo aver fatto il bagno.
La Stampa – 6 agosto 2016