L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha avviato una nuova indagine sui danni all’ambiente e alle coltivazioni provocati dal mais geneticamente modificato
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (efsa) ha avviato una nuova indagine sulle coltivazioni geneticamente modificate (GM) di mais in Europa, in seguito alla richiesta avanzata da alcune organizzazioni ambientali europee, tra cui Friends of the Earth Europe e Testbiotech, di sospendere immediatamente le coltivazioni, perché nocive. La richiesta delle organizzazioni di sospendere le coltivazioni e vietarle in futuro, fa seguito alla pubblicazione di un rapporto approfondito sul polline di mais. La nuova ricerca rileva che il polline di mais in realtà, si espande fino a diversi chilometri dalle colture. Per proteggere le specie sensibili, come farfalle e falene, le distanze coperte dal polline del mais dovrebbero restare nel range di un chilometro, secondo lo studio. Lo studio conclude che “le valutazioni precedenti dei rischi e le conclusioni relative alla distanza percorsa dal polline, l’esposizione potenziale e gli effetti sugli altri organismi, dovrebbero essere riviste alla luce di questi risultati”. Lo studio, è stato effettuato da alcuni ricercatori provenienti dalla Germania, che hanno raccolto dati e monitorato per un periodo di 10 anni il polline del mais.
“Questa nuova ricerca solleva grossi dubbi circa la comprensione scientifica della sicurezza del mais GM e il danno che arreca alla natura e all’agricoltura convenzionale. Questi risultati dimostrano che abbiamo bisogno di una riforma radicale e di maggiori controlli di sicurezza per il mais GM”, ha dichiarato, Mute Schimpf, attivista dell’organizzazione Friends of the Earth Europe. “E ‘chiaro, sulla base di questa nuova ricerca che è quasi impossibile coltivare mais GM, senza danni estesi alla natura, e senza contaminare prodotti alimentari sia convenzionali che biologici. L’unica conclusione logica e scientifica è fermare la coltivazione di tutti mais GM in Europa “.
6 marzo 2015