Sulla Gazzetta ufficiale europea L 60 del 4 marzo 2015 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2015/342 della Commissione del 2 marzo 2015 che modifica l’allegato I del regolamento (CE) n. 798/2008 per quanto riguarda la voce relativa agli Stati Uniti nell’elenco di paesi terzi, loro territori, zone o compartimenti da cui sono consentiti le importazioni e il transito nell’Unione di determinati prodotti a base di pollame, in relazione all’influenza aviaria ad alta patogenicità a seguito della comparsa di focolai negli Stati dell’Idaho e della California.
Il 20 gennaio 2015 gli Stati Uniti d’America hanno confermato la presenza di HPAI del sottotipo H5N2 in un allevamento avicolo nello Stato dell’Idaho e il 23 gennaio 2015 la presenza di HPAI del sottotipo H5N8 nello Stato della California.
Le autorità veterinarie degli Stati Uniti hanno immediatamente sospeso il rilascio di certificati veterinari per le partite di prodotti destinati all’esportazione nell’Unione e provenienti dai suddetti Stati e da una parte dello Stato dell’Oregon, sottoposti a restrizioni veterinarie in relazione ai nuovi focolai. Gli Stati Uniti hanno inoltre attuato una politica di abbattimento totale per contenere l’HPAI e limitarne la diffusione.
In seguito alla comparsa di tali focolai negli Stati dell’Idaho e della California, gli Stati Uniti hanno presentato informazioni aggiornate sulla situazione epidemiologica nel proprio territorio e sulle misure adottate per prevenire l’ulteriore diffusione dell’HPAI. Dette informazioni sono state esaminate dalla Commissione. Sulla scorta di tale valutazione nonché degli impegni stabiliti nell’accordo e delle garanzie fornite dagli Stati Uniti è appropriato estendere il divieto di introduzione nell’Unione di alcuni prodotti al fine di coprire quelle parti degli Stati dell’Idaho, della California e dell’Oregon che le autorità veterinarie degli Stati Uniti hanno sottoposto a restrizioni a causa degli attuali focolai.
La voce relativa agli Stati Uniti nell’elenco dell’allegato I, parte 1, del regolamento (CE) n. 798/2008 andrebbe quindi modificata per tenere conto dell’attuale situazione epidemiologica in tale paese terzo.