Liti condominiali, protagonisti cani, gatti e pappagalli. Rispetto al 2013 sono aumentate del 7% le richieste di supporto legale. Nel 2014 sono state 32mila
Va bene tutto, ma farsi insultare da un pappagallo, questo proprio no. Sembrano pensarla così i 12 italiani che nel 2014 hanno fatto scattare un contenzioso contro i vicini proprietari di pennuti un po’ troppo loquaci. Questo è uno dei dati che emergono dal quadro stilato dall’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente).
Nel corso del 2014 le richieste arrivate al tribunale degli animali dell’Aidaa, che offre consulenze legali gratuite per le liti condominiali aventi protagonisti gli animali, sono state oltre 32.000, rispetto alle 30.000 liti del 2013 (+7%). In particolare, le richieste di consulenza per le liti in condominio hanno riguardato prevalentemente problemi legati all’abbaio dei cani, all’uso degli spazi comuni sempre da parte dei cani e, in forte aumento, le richieste di intervento per problemi legati all’uso degli ascensori. Sul totale delle liti in condominio per gli animali, 21.000 riguardano i cani, 7.000 circa i gatti in condominio e le altre riguardano altri animali, 12 liti a causa di insulti di pappagalli ai vicini di casa, una a Reggio Emilia nei confronti dell’amministratore di un condominio che voleva far pagare le spese condominiali anche al cane di casa.
La classifica delle città più litigiose si apre con Milano e Palermo, seguite a ruota da Roma, Napoli, Parma, Torino e Bologna. Le città maggiormente litigiose sono state Milano, Roma, Ancona, Napoli, Bologna, Palermo, Bari e Livorno.
Ansa – 12 aprile 2015