Il ministro della Salute nel corso di un ‘liveblog’ presso l’Ansa ha parlato anche dei nuovi Lea: “Speriamo entro giugno e che siano sostenibili”. Per i ticket invece “tempi lunghi”. Su eterologa “no a pagamento donatrici” e sui vaccini: “Sono fondamentali. Saremo un martello”. E infine: “Politiche attive sulla natalità, o nel 2050 non nasceranno più figli in Italia”.
Dagli esami inutili dovuti alla medicina difensiva passando per i Lea, la fecondazione eterologa, i vaccini con uno sguardo anche alle questioni di politica nazionale. Questi alcuni degli argomenti trattati dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante un ‘liveblog’ presso la sede dell’Ansa.
“Gli esami diagnostici inutili legati alla medicina difensiva costano all’Italia 13 miliardi di euro l’anno” ha affermato Lorenzin evidenziando come si stia lavorando a “protocolli stringenti per le direzioni generali che evitino gli sprechi, a partire dagli esami che si fanno durante la gravidanza”.
Il Ministro ha parlato anche dei nuovi Lea. “Abbiamo finito il lavoro ormai da un mese, così come sul nomenclatore delle protesi. Noi siamo intervenuti con un impatto finanziario molto minore rispetto a quello che si pensava, abbiamo calcolato intorno a 415-420 milioni di euro, una sostenibilità che ci dovrebbe mettere al riparo anche dalla Corte dei Conti. Spero che le Regioni chiudano entro giugno i loro lavori”. Sui ticket invece tempi ancora lunghi. “Sui ticket invece l’operazione è più complicata, perché essendo in campo una riforma del fisco la riforma dei ticket deve essere agganciata a questa. Noi vogliamo agganciare le prestazioni al reddito reale, e per questo il Mef ha elaborato diverse opzioni, fra cui l’utilizzo dell’Isee, ma non possiamo farlo finché la riforma fiscale non sarà varata”.
Fumo in auto. “Fosse per me sarebbe già legge, ma aspettiamo il Parlamento – ha spiegato -. Il vero risultato è far capire agli adulti che fumare in macchina con i bambini dentro fa male ai bambini. Abbiamo tutti gli studi fatti ormai da anni sul fumo passivo, e i danni che vengono arrecati sono veramente tanti. E’ innanzitutto un atto di civiltà, io ne continuo a parlare e spero che il messaggio sia arrivato, e spero che il Parlamento vari presto la legge”.
Per quanto riguarda l’eterologa il Ministro ha evidenziato che non si possono prevedere pagamenti per le donatrici. “Non dobbiamo mascherare i rimborsi spese sanitari, più che legittimi, con una retribuzione di donazione di cellule e tessuti. Noi abbiamo una delle legislazioni più civili al mondo su questo punto. Questo non significa che i donatori non abbiano il rimborso, noi avevamo equiparato il rimborso a quello della donazione di midollo osseo. Ora nella legge di stabilità è stato introdotto il registro, e ora proporremo le nuove linee guida nazionali, che sono quasi pronte, che risolveranno i problemi ancora aperti con le regioni. Poi bisognerà fare campagne per la donazione degli ovociti, fare una sensibilizzazione anche per l’egg sharing”.
Toccato anche il tema della natalità. Nel 2050, con i tassi di natalità attuali, in Italia non nasceranno più figli. “Bisogna cominciare a centrare il problema con politiche attive – ha detto Lorenzin – questo sarà un tema dei prossimi governi, di qualunque colore. Il 18 di marzo dovremmo avere i risultati del tavolo sulla fertilità che ho istituito, da cui elaborare nuove iniziative. Accanto a questo abbiamo fatto il bonus bebè, un primo tassello, e un secondo blocco grazie al ministro Poletti, rendendo più agibile accesso a maternità e paternità, con tempi più elastici. Non è sufficiente, bisogna decidere dove investire, bisogna fare investimenti più forti”.
Una battuta anche sul tema dei vaccini. “Saremo un martello – assicura – perché se oggi alcune malattie non esistono più è grazie alle vaccinazioni di massa. E – sottolinea Lorenzin – non bisogna abbassare la guardia: laddove si torna indietro con le vaccinazioni, le patologie ricominciano a palesarsi”.
Ultimo tema prettamente sanitario toccato riguarda gli Ospedali psichiatrici giudiziari. Il Ministro ha assicurato che non ci sarà nessuna nuova deroga sulla chiusura fissata al 31 marzo. “Non voglio fare una terza deroga sugli Opg – ha spiegato -, ne ho parlato anche con il ministro Orlando, chi non ha rispettato i tempi si assumerà le proprie responsabilità. Si potrà arrivare anche al commissariamento, come prevede la legge”.
Il Ministro ha fatto anche un bilancio sulle riforme del Governo Renzi. “Il bilancio è positivo ha spiegato – abbiamo appena approvato la riforma costituzionale, e come tutti i passaggi così complessi è stato animato dalle giuste critiche. Accanto alla riforma costituzionale abbiamo visto cosa ha fatto il Jobs Act appena uscito dal Cdm, ora si sta lavorando sulla delega fiscale, abbiamo in campo riforma scuola e abbiamo la riforma della pubblica amministrazione. Io invece ho in cantiere la riforma del sistema sanitario, per cui ho immaginato un percorso a tappe, che riguarda nel complesso tutta la struttura sanitaria per raggiungere dal 2017 una concreta attuazione del patto per la Salute per avere una sostenibilità del sistema sanitario per i prossimi 10 anni”.
Per quanto riguarda le alleanze future Lorenzin ha affermato che “stiamo lavorando con una alleanza di governo solida e leale che punta a riformare il paese, quello che accadrà nel 2018 lo vedremo, noi vogliamo costruire un’area popolare in Italia che al momento non c’è”.
Quotidiano sanità – 12 marzo 2015