Ma Zaia vuole assumere o no i dipendenti precari della Regione? A sollevare l’interrogativo è Franco Bonfante, consigliere regionale del Pd: «Negli ultimi due anni la legislazione nazionale ha sciolto molti nodi che bloccavano sia le assunzioni del personale precario che quelle nuove presso le pubbliche amministrazioni. Mi chiedo se analogamente a quanto sta accadendo in altre Regioni, anche la Giunta del Veneto, che da sempre sostiene l’urgenza di creare nuovi posti di lavoro, abbia l’intenzione di agire in questa direzione, applicando ciò che le normative consentono di fare». Questa la presa di posizione di Franco Bonfante, che sulla questione ha presentato un’interrogazione, assieme ai consiglieri Pd Tiozzo, Ruzzante e Reolon.
L’esponente dem sostiene che «fermo restando l’effettivo fabbisogno di personale, nell’ambito della programmazione triennale derivante dalla contrattazione decentrata, e le graduatorie attualmente aperte relative a prove selettive pubbliche per la copertura di posti di lavoro a tempo indeterminato, l’istituzione regionale, anche per questioni di equità, dovrebbe procedere quanto prima ad assumere a tempo indeterminato il maggior numero di dipendenti precari ed ex dipendenti precari che hanno superato prove selettive pubbliche, sfruttando le concrete opportunità che la stessa legislazione nazionale offre. La Regione ha impiegato ed impiega nelle proprie strutture personale a tempo determinato che negli anni ha acquisito competenze specifiche assai preziose. In questa fase di profonda crisi» conclude Franco Bonfante, «la Giunta dovrebbe mettere in cima ai propri obiettivi la tutela e la difesa delle fasce più deboli della popolazione, nelle quali purtroppo in questi anni sono rientrati anche i lavoratori precari».
Il Mattino di Padova – 3 ottobre 2014