Dopo la «notte delle marchette», spunta l’alba del maxiemendamento per razionalizzare la spesa. Ma secondo l’opposizione non è un buongiorno quello che si vedrà dal mattino di domani a Palazzo Ferro Fini, dove il consiglio regionale si riunirà appunto per votare l’abrogazione della «legge mancia» ed il varo della manovra della giunta. «Cancellano uno scandalo ma sacrificano il sociale», è l’accusa delle minoranze.
Presentato ieri in Commissione Bilancio, il provvedimento prevede l’abolizione dei contributi di fine legislatura per 50 milioni e tagli agli assessorati per altri 47. Attacca Jacopo Berti del Movimento 5 Stelle: «È scandaloso che questi soldi vengano sottratti a settori di primaria importanza come il sociale, la sanità e la cultura». Aggiunge Claudio Sinigaglia del Movimento 5 Stelle: «Si vantano di aver salvato i 6 milioni di euro per i disabili sensoriali, ma intanto innescano una guerra fra poveri levando le erogazioni alle associazioni dei ciechi e dei sordi, alla cooperazione internazionale, al contrasto alla violenza di genere».
L’assessore Gianluca Forcolin difende invece la misura, sottolineando «l’istituzione di un fondo di 20 milioni per le calamità naturali e di una nuova linea di spesa per circa 11 milioni per il finanziamento delle deleghe alle Province», import o quest’ultimo che va ad aggiungersi ai 17 milioni già previsti a bilancio e determina quindi i 28 milioni necessari agli stipendi del personale.
Sull’attuazione della riforma Delrio, tuttavia, la giunta Zaia incassa il plauso del Pd di Belluno: «A memoria, è la prima volta negli ultimi 15 anni che registriamo un provvedimento della giunta regionale di valorizzazione delle autonomie territoriali», dice la segretaria provinciale Erika Dal Farra. Intanto proprio pensando al futuro dei dipendenti provinciali, i consiglieri regionali Massimo Giorgetti, Massimiliano Barison ed Elena Donazzan di Forza Italia hanno depositato una proposta di legge che punta ad inglobare nell’Arpav le funzioni di polizia amministrativa locale e ad istituire il dipartimento di Polizia locale regionale.
Il Corriere del Veneto – 24 settembre 2015