Paolo Russo. I limiti alla rimborsabilità di accertamenti diagnostici e analisi riguarderanno «180 prestazioni di specialistica ambulatoriale su oltre 1.700» e il decreto verrà varato solo dopo aver consultato i medici. Beatrice Lorenzin prova a fare pace con Ordine e sindacati dei camici bianchi, infuriati per le norme che dovrebbero a breve indicare cosa possono continuare a prescrivere e cosa no perché «inappropriato».
Ma per rabbonire i dottori e mettere il freno alla medicina difensiva che fa prescrivere quel che non serve, il Ministro della Salute ha promesso anche una rivoluzione per ridurre le cause in sanità. La prescrizione per i medici dipendenti scenderebbe da 10 a 5 anni, sarebbero perseguibili solo per dolo e colpa grave, non più anche lieve e, soprattutto, l’onere di provare l’avvenuto danno spetterebbe al paziente a non più al medico discolparsi. Tutto con un provvedimento da approvare insieme alla legge di stabilità.
Del decreto che stabilisce invece a quali condizioni lo Stato continuerà a passare accertamenti diagnostici e analisi per ora c’è un documento che lo sintetizza. Nessuna limitazione è imposta per le visite specialistiche e per il resto, giura la Lorenzin «puntiamo al buonsenso non a fare gli sceriffi. Nessuno impedirà che quando si sospetta una malattia si facciano esami diagnostici».
Tac e risonanza
Il provvedimento «riguarda esclusivamente tac e risonanze magnetiche della colonna con mezzo di contrasto, per un totale di 9 prestazioni». Per ciascuna verrà indicato un livello di appropriatezza da 0 a 10, più il livello è basso maggiore è l’inutilità dell’indagine, per cui l’assistito dovrà pagarsela, mentre se il medico la prescrive vedrà decurtato parte dello stipendio.
Esami
Per una serie di prestazioni a basso costo, spesso pari al ticket già dovuto dai non esenti, si stabilisce «non possano essere prescritte per generici controlli periodici ma solo in base a precise indicazioni cliniche». Insomma lo Stato le passa se il medico sospetta qualcosa. Il decreto prevede inoltre che «in assenza di qualsiasi fattore di rischio (familiarità, ipertensione, obesità, diabete, cardiopatie, iperlipemie ed altro ancora) il colesterolo ed i trigliceridi siano ripetuti ogni 3 anni».
Test genetici
Super costosi e sempre più prescritti, saranno d’ora in avanti «riservati alla diagnosi di specifiche malattie genetiche», definite in un elenco ad hoc. «Non sarà possibile prescriverle per una generica mappatura del genoma o a fini di ricerca».
Dialisi
Quelle a domicilio «e ad assistenza limitata» risulteranno appropriate e quindi a carico dello Stato, «solo per pazienti che non presentano complicanze da intolleranza al trattamento e/o che non necessitano di correzione metabolica intensa».
La Stampa – 5 agosto 2015