La pubblica amministrazione non può far circolare la notizia della maternità a rischio della dipendente. Non vi è, infatti, ragione istituzionale idonea a giustificare la comunicazione del dato sensibile, anche ad altri dipendenti.
Con l’eccezione dei funzionari dell’ufficio personale e degli altri incaricati dello specifico trattamento in applicazione della normativa sul rapporto di lavoro. Lo ha stabilito il garante della privacy con il provvedimento n. 315 del 27 giugno 2013, ma reso noto solo ora con la newsletter del 12 agosto 2013, che si occupa anche di italiani all’estero (sono contattabili in caso di emergenza – si veda box in pagina) e di amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati.
14 agosto 2013