I nuovi Lea proposti dal ministro Beatrice Lorenzin alle Regioni, che mandano in soffitta il Dpcm 29 novembre 2001, costeranno 415 milioni e il Ministero ha sottolineato che “presentano caratteri di forte novità, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni ormai obsolete”. Ma quali novità comporta il provvedimento nel campo delle prestazioni veterinarie inserite nei livelli essenziali di assistenza? Ricordiamo che tali attività sono ricomprese nel capitolo “Prevenzione collettiva e sanità pubblica” del nuovo documento in due aree di intervento: D) Salute animale e igiene urbana veterinaria e E) Sicurezza alimentare (da pagina 6 a pagina 11). Abbiamo provato a mettere a confronto le previsioni dei nuovi Lea con quelle stabilite dalle norme nazionali e regionali vigenti, cioè il Dpcm 29 novembre 2001 e la delibera della giunta regionale veneta n.842 del 4 giugno 2013. Si tratta ovviamente di una prima ricognizione che non ha alcuna pretesa di esaustività. La tabella-bozza
A un primo sguardo appaiono innovativi, in particolare per la sezione E. Sicurezza alimentare – Tutela della salute dei consumatori, contenuti e terminologia derivanti dai Regolamento CE del “Pacchetto igiene”. Ma già la Dgr 842/2013 aveva, comunque, recepito tali normative ed “adattato” i “vecchi” Lea nella descrizione delle prestazioni e degli indicatori.
Da segnalare l’introduzione, nella sezione D. Salute animale e igiene urbana veterinaria , al punto D14, del “Soccorso degli animali a seguito di incidente stradale – Legge 281/91 art. 2 c.12 – Legge 120/2010 – Nuovo codice della strada art. 31”. Sempre nella sezione D al punto D7 “Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali”
Ora i nuovi Lea proposti dal Ministro sono comunque al vaglio delle Regioni.
A cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 12 febbraio 2015