Azienda zero ancora senza direttore generale. Dopo un anno di commissariamento della struttura che è il nuovo centro di potere per la gestione di tutta la sanità veneta, la Regione ha deciso di nominare un nuovo commissario, Claudio Costa che sostituirà Mauro Bonin. Costa durerà in carica almeno fino al 31 marzo 2018 «e comunque fino alla nomina del direttore generale dell’Azienda Zero».
Con decreto del presidente della Regione Luca Zaia l’incarico è stato assegnato all’agordino Claudio Costa, classe 1970, una laurea in Scienze Politiche, che è considerato un uomo del Segretario generale alla Sanità, Domenico Mantoan (è con lui alla Direzione risorse strumentali). Il passo fa insorgere sindacati e opposizione. «La nomina del dottor Costa a commissario dell’Azienda Zero — spiega Daniele Giordano, segretario generale della Funzione pubblica per la Cgil, che preannuncia esposti in procura e alla Corte dei conti — è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità gestionale di questa dirigenza Regionale che a più di un anno dalla riforma sanitaria ha prodotto il brillante risultato di un nuovo commissario senza termine. Qualche maligno potrebbe anche pensare che si sceglie questa strada per evitare di utilizzare l’albo nazionale per le nomine dei Direttori Generali che a breve entrerà in vigore».
Duro anche il Pd: «Dopo le brutte figure rimediate in tema sanitario negli ultimi mesi, su tutte l’opposizione alle vaccinazioni obbligatorie — scandisce il consigliere Graziano Azzalin — stiamo superando ogni limite e si sta gestendo la sanità pubblica con un “mercato delle vacche” per ottenere vantaggi elettorali».
La Regione, che pure non commenta espressamente, fa sapere che «all’articolo 29 della legge 19 del 2016 (quella che sancisce la nascita dell’Azienda Zero nrd ) si stabilisce la possibilità di un anno di commissariamento replicabile per un altro anno», insomma, è tutto previsto dalla normativa regionale.
Spunta, intanto, il primo schema di dotazione organica provvisoria dell’Azienda Zero che totalizza un numero finale di tutto rispetto: 302 persone. Di queste 30 arriveranno dagli uffici regionali, 225 dagli amministrativi delle Ulss e 47 dagli uffici di dirigenza delle aziende sanitarie. «In sintesi sarà un soggetto con 47 dirigenti su 302 dipendenti» chiosa Giordano.
Bagarre anche sulle modalità con cui si è gestita la mobilità del tutto volontaria verso l’Azienda Zero (a metà dicembre erano già arrivati 146 curricula).
Il predecessore di Costa, Mauro Bonin, resterà in Azienda Zero come dirigente amministrativo, profilo professionale che era stato posto a bando.
«Risulta grave che i dirigenti regionali che hanno gestito tutto il processo di mobilità del personale, – conclude Giordano – a nostro avviso illegittimo e contrario alla legge, siano anche gli stessi che stanno beneficiando dell’accordo stesso. Costa e Mauro Bonin (ex commissario Azienda Zero) sono tra quelli che hanno beneficiato della mobilità volontaria. Evidentemente il decreto di nomina del nuovo commissario serve a permettere a Costa di assumere Bonin che non potrebbe assumere se stesso presso l’Azienda di cui era commissario. Non basta, appare altrettanto inopportuno che lo stesso Costa sia anche tra i componenti delle commissioni che hanno valutato la mobilità presso l’Azienda Zero ed in particolare di quella inerente l’Unità Operativa delle Risorse Umane di cui lo stesso Costa diverrà dirigente con la mobilità a cui ha fatto domanda».
Il Corriere del Veneto – 10 gennaio 2018