Pressing sulla Regione, verrà coinvolto anche l’hinterland. Sarà un consiglio comunale straordinario. E, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, con un valore simbolico ben preciso.
Cioè quello di ribadire pubblicamente alla Regione che il nuovo ospedale, che secondo i progetti dovrebbe sorgere in zona Padova Ovest, è «un’assoluta necessità» per la città e non solo. E che, a premere affinché l’opera venga presto realizzata, c’è tutta la politica cittadina. Da sinistra a destra passando per il centro.
Anzi, l’obiettivo (più a lungo termine) della seduta del parlamentino di Palazzo Moroni, in programma lunedì prossimo 4 febbraio, è quello di far firmare la mozione stesa da Anna Barzon (Pd) e Oreste Terranova (Udc) anche dagli altri 19 Comuni che fanno parte dell’Usl 16.
Prima, però, si spera che dal capoluogo arrivi un segnale forte ovvero l’approvazione del testo all’unanimità (da tutti i consiglieri presenti in aula).
Soltanto dopo, invece, la palla passerà ai municipi di Abano, Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Cervarese Santa Croce, Limena, Maserà, Mestrino, Montegrotto, Noventa, Ponte San Nicolò, Rovolon, Rubano, Saccolongo, Saonara, Selvazzano, Teolo, Torreglia e Veggiano.
Il fatto che il nuovo ospedale, progettato da Palazzo Moroni in un’area (privata) di circa 600mila metri quadri lungo corso Australia, praticamente di fronte allo stadio Euganeo, costituisca appunto «un’assoluta necessità» è stato di recente ripetuto sia dal consigliere centrista Terranova («Per mantenere alla meno peggio la struttura attuale, vengono buttati via ogni anno milioni e milioni di euro, cercando in qualche modo di alleggerire gli enormi disagi che devono sopportare sia i pazienti che quanti lavorano in via Giustiniani.
Nonostante questo, però, certi reparti non sono a norma, è giusto che la gente lo sappia») che dal neodirettore dell’Azienda ospedaliera Claudio Dario («La struttura a padiglioni dell’ospedale attuale rappresenta un grosso limite di fronte ai nuovi modelli che ci vengono richiesti in materia di organizzazione sanitaria. Con un ospedale nuovo e non più a padiglioni, si potranno ottenere, da subito, grandi risparmi, ad esempio per le pulizie, il riscaldamento e l’aria condizionata»).
Ma veniamo alla mozione che verrà discussa lunedì prossimo, dove vengono ricordati la scelta ufficiale dell’area di corso Australia (dicembre 2008), il programma elettorale del sindaco Flavio Zanonato 2009-2014 («Punteremo moltissimo sulla costruzione del nuovo polo ospedaliero») e le delibere della Regione (agosto 2011 e giugno 2012), che scrivono nero su bianco l’intenzione di realizzare un nuovo ospedale a Padova e quella di esaminare, in merito, la proposta della vicentina Finanza e Progetti, joint venture tra Palladio Finanziaria e Lend Lease. «Il consiglio – si conclude il testo Barzon-Terranova – chiede al sindaco di verificare rapidamente se la Regione intenda inserire nella programmazione triennale delle opere pubbliche la realizzazione del nuovo ospedale di Padova e quali finanziamenti siano ad oggi a disposizione della Regione per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Padova e come la Regione intenda attivarsi per reperire le risorse necessarie per realizzare il progetto».
Davide D’Attino – Corriere del Veneto – 31 gennaio 2013