Ogni malato in corsia costa 500 euro al giorno. Obiettivo: eliminare ricoveri inutili, pazienti a medici di base e distretti
PADOVA – Taglio di circa 200 posti letto in Azienda ospedaliera, contrazione di una settantina all’Ulss 16. È la cura dimagrante cui andrà incontro la “ricettività” tra Policlinico, Monoblocco, Giustinianeo, Cliniche universitarie, ospedale Sant’Antonio di Padova e Immacolata concezione di Piove di Sacco.
Una riduzione imposta dalle schede ospedaliere, ora secretate e che verranno rese note a ottobre, sorta di “nuova geografia” della sanità veneta, documenti grazie ai quali il Piano socio-sanitario regionale, approvato nelle settimane scorse, si cala sul concreto. Nel polo di via Giustiniani si scenderà quindi dagli attuali 1.512 posti letto a circa 1.300 (anche se la stima potrebbe tendere ulteriormente al ribasso), nell’ente di via Scrovegni da 700 complessivi a poco più di 600. Il filo rosso che ispira la revisione numerica dei posti di ricovero segue una filosofia precisa: eliminazione dei servizi doppione, limatura della capienza nelle aree generaliste (le medicine e le chirurgie generali), attenzione concentrata sui reparti, cosiddetti ad alta intensità di cura, quelli cioè ultraspecialistici dove vengono ricoverati i pazienti dai quadri clinici più complessi e gravi.
Insomma, tutto quello che non richiederà uno stringente periodo di degenza sarà demandato a un sistema di cure territoriali: distretti socio-sanitari, medici di medicina generale, poliambulatori, strutture di accoglienza extraospedaliera dove l’assistenza costa, alle casse pubbliche, decisamente meno (130/170 euro contro i 500 di un ricovero). Quindi il grande disegno che sottende le attesissime schede prevede il potenziamento dei percorsi territoriali e della collaborazione tra ospedale e hinterland, in particolare con medici di base e operatori di guardia medica al fine di favorire la permanenza al domicilio dei pazienti con patologie croniche, la prosecuzione delle iniziative intraprese nell’area della prevenzione, riservando spazio al consolidamento dei tassi di adesione agli screening oncologici, l’ottimizzazione delle procedure di dimissione protetta, il rafforzamento dei percorsi di collaborazione con la Saccisica. Le schede indicheranno i tagli per area, saranno poi le direzioni di Azienda ospedaliera e Ulss 16 a decidere la dotazione di posti letto reparto per reparto.
Il Gazzettino – 26 settembre 2012