“Ieri ho consegnato di persona al sottosegretario Barbara Degani la lettera della Sezione Caccia della Regione del Veneto in cui si chiede l’autorizzazione per l’intervento del reparto specializzato in plantigradi del CFS e quindi per l’applicazione di radiocollare all’esemplare chiamato M4”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Costantino Toniolo (NCD), che in questo modo ha consentito che la pratica sull’orso Gené venisse subito presa in considerazione.
“Nell’incontro con la Degani e i funzionari preposti al settore della fauna selvatica protetta – informa l’esponente regionale – è stata rilevata la necessità di una integrazione di documentazione, che potrà essere effettuata in breve per avviare la pratica riguardante il plantigrado. Al Ministero dell’Ambiente mi è stato promesso che la firma per l’autorizzazione al radiocollare arriverà in breve, dopo un confronto con la dirigenza della nostra Sezione caccia della Regione del Veneto”. Nella nota Toniolo insiste anche sulla necessità “che le procedure di indennizzo degli allevatori danneggiati siano più celeri e che i premi siano maggiori. Non è possibile – scrive – che si prenda meno del 50% del valore del capo abbattuto e che l’allevatore debba anche pagarsi le spese di smaltimento dell’animale morto. Fare impresa nell’agricoltura e nell’allevamento di montagna – precisa – è più costoso e meno remunerativo rispetto alla pianura! Non possiamo permetterci l’abbandono della montagna: il territorio va controllato e gestito. Pertanto – informa – mi sto prodigando al fine di giungere ad una semplificazione nella normativa e ad un efficientamento delle procedure di gestione delle problematiche legate ai danni da predatori selvatici come l’orso. Nel frattempo però – conclude Toniolo – è necessario che gli uffici regionali facciano del loro meglio nel rispetto del lavoro degli allevatori e dei pastori danneggiati dagli orsi sull’Altopiano di Asiago, come anche in Alpago”.
4 luglio 2014