Dopo due mesi di stato di agitazione e altrettanti scioperi generali, ieri i sindacati del comparto dell’Azienda ospedaliera hanno portato a casa un piano industriale che ne soddisfa le istanze. Un lungo incontro di Cgil, Cisl e Uil con il commissario Luciano Flor e il direttore sanitario Daniele Donato si è infatti concluso con tre paletti importanti.
Primo: la Regione ha autorizzato 55 assunzioni, relative a 35 infermieri (già note), 13 operatori sociosanitari e 7 tecnici. Secondo: è stato presentato il Piano ferie, che prevede la chiusura di posti letti e l’accorpamento di reparti, con relativo recupero di personale necessario a concedere le ferie a tutti i 4mila dipendenti. Terzo: la riorganizzazione delle aree chirurgica e materno-infantile. Per quanto riguarda la prima, l’orario delle sale operatorie passerà dall’attuale 8/14 al nuovo 8/20: sei ore in più che consentiranno di smaltire le liste d’attesa. Quanto a Clinica e Divisione di Ostetricia, è al vaglio una sorta di «fusione» utile a ricavare un unico punto nascita, forte di 10 sale parto e un organico doppio rispetto all’attuale. La Clinica, afferente all’Università, si occuperà del percorso pre-parto, mentre la compagine ospedaliera della Divisione sarà responsabile del post-parto.
«Siamo soddisfatti, ma adesso il piano va messo per iscritto, presentato in assemblea ai lavoratori e votato dalle Rsu — spiega Emiliano Bedon della Cisl —. La riorganizzazione della Chirurgia consentirà al personale di alleggerire il carico di reperibilità dalle attuali 13-14 al mese alle sei contrattuali. Altrettanto cruciale il personale aggiuntivo in arrivo: Flor preparerà la delibera entro una settimana, dopodiché partiranno la selezione e l’inserimento dei 55 nuovi assunti, di cui avevamo bisogno. Diciamo che sono state poste le basi per un percorso positivo — chiude Bedon —. Se tutto procederà senza intoppi, potremo far rientrare lo stato di agitazione». La Cgil, con Sara Tommasini, precisa: «Noi avevamo chiesto 200 assunzioni, comprese le sostituzioni di gravidanza, che però non rientrano nel personale in arrivo. Quello è extra turn-over. Ma almeno è un inizio».
Nella riunione di ieri si è parlato pure del destino della Pediatria. «Flor ha detto di aver presentato alla Regione la proposta di trasferirla al Sant’Antonio — riferiscono i sindacati — ora attende una risposta».
Michela Nicolussi Moro – Il Corriere del Veneto – 31 maggio 2016