Sopralluogo ai cantieri vicino al Vega a Marghera con l’ad di Venice Expo Giuseppe Mattiazzo. L’inaugurazione è prevista per il 3 maggio. Nei 50 mila metri quadrati di esposizione, spazio a eventi su ambiente e tecnologia
di Giacomo Costa. Diecimila metri quadrati di area espositiva coperta, un’area centrale grande come tre campi da tennis, almeno settecento posti auto (di cui più della metà nel garage coperto), oltre cinque ettari di verde tutto intorno alla struttura; questi i numeri del padiglione Aquae Expo Venice in costruzione a ridosso del parco Vega a Marghera, nell’asse che collega Mestre a Venezia.
Un anno fa, il 25 febbraio 2014, la posa del primo pilone. Per il 3 maggio è prevista l’inaugurazione, tutto secondo il cronoprogramma. Il progetto, costato 30 milioni di euro (cui si vanno ad aggiungere i 10 per l’organizzazione di Aquae Venezia 2015), punta a catalizzare nel territorio un indotto di 40-50 milioni in sei mesi di manifestazione, grazie all’arrivo di un milione di visitatori. Quello che manca, per ora, è il collegamento diretto via vaporetto al centro storico, per il quale è ancora in corso una trattativa con Actv
I lavori sono a buon punto, come ha illustrato l’ad di Expo Venice, Giuseppe Mattiazzo, nel sopralluogo del padiglione che offre 50.000 mq espositivi complessivi tra area interna ed esterna (10.000 mq i coperti). “Ci aspettiamo”, ha detto Mattiazzo, di far diventare Venezia il punto di partenza dell’Expo di Milano. L’obiettivo è che questo diventi il padiglione di riferimento per il mondo dell’acqua anche dopo l’Expo, contando sulla collaborazione e sinergia del Parco Scientifico Tecnologico e dell’Università Cà Foscari».
Il padiglione, sede di Aquae Venezia dal 3 maggio al 31 ottobre, sarà vetrina e laboratorio per ricerca e innovazione scientifica con focus sulle tematiche ambientali e tecnologia. Essendo il Padiglione dell’Acqua, i temi affrontati prendono spunto da questo mondo e quindi si parlerà “dei grandi abissi, dei grandi mari”, ha spiegato l’ad, “con l’esperienza dell’ascensore degli abissi grazie al quale si vivranno 5 minuti durante i quali si percepirà di scendere nella Fossa delle Marianne ammirando la fauna marina stanziale ad ogni differenza di profondità”. Inoltre ci sarà spazio per il mondo del cibo, “con tutte le grandi cucine del mondo che daranno modo di assaggiare le varietà di pesce e tutto ciò che è commestibile nel mondo marino”.
Una finestra sarà aperta anche sulle bevande includendo vini, grappe, distillati, liquori, tea e infusi. Ci sarà infine un’area dedicata alla meteorologia e all’ambiente. Calato il sipario sull’Expo, la struttura sarà centro di eventi legati all’acqua e al mondo del mare. Dal 2016 sono previste già 12 manifestazioni.
La Nuova Venezia – 25 febbraio 2015