Ventenne trova la sconvolgente sorpresa nel sacchetto dello snack: le indagini dell’IzsVe appurano che il roditore ci era finito dentro bell’e cotto
Topo fritto con patatine: non è uno scherzo ma la sconvolgente esperienza accaduta il 16 maggio dell’anno scorso a una ventenne di Spinea che, comodamente seduta sul divano di casa, stava sgranocchiando la merendina.
Poi, quando ormai aveva ingurgitato quasi tutte le patatine della confezione “Country Pizza”, acquistata in un un negozio della catena “Prix Quality spa”, la sorpresa con tanto di immediata corsa in Pronto soccorso, temendo di aver contratto qualche infezione, prima di precipitarsi nella caserma dei carabinieri per la denuncia.Sotto inchiesta è finita l’azienda che aveva prodotto le patatine, la Bag Snacks srl, con sede a Galliera Veneta, in Strada degli alberi 31.
Il pubblico ministero padovano Benedetto Roberti ha affidato una consulenza tecnica all’Istituto Zooprofilattico di Legnaro che ha confermato come il topo, un ratto di campagna evidentemente del territorio, non era riuscito a intrufolarsi nel sacchetto di plastica prima della sigillatura, ma era stato fritto con le patatine (anche quelle inserite in centinaia di altri sacchetti) nel corso del processo di cottura.
L’inchiesta è ormai chiusa e il magistrato ha chiesto l’applicazione di un decreto penale di condanna di 3.500 euro ciascuno nei confronti del titolare dell’azienda e della responsabile del controllo di qualità della stessa ditta. Per il reato contestato, infatti, è prevista soltanto la sanzione pecuniaria
Il Mattino di Padova – 12 aprile 2013