Lo scorso 7 febbraio la Conferenza Stato Regioni ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante riordino degli organi collegiali ed altri organismi operanti presso il ministero della Salute. Lo schema di decreto era stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 18 gennaio 2013 per essere poi inviato alla Stato-Regioni. La Conferenza si è espressa favorevolmente con la raccomandazione che i decreti di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo 4 (strutturazione del Comitato tecnico sanitario) siano predisposti sentite le Regioni. L’articolo 4 disciplina la strutturazione interna del Comitato tecnico sanitario, che si articola, in sede di prima applicazione, in sezioni.
Si prevede che il Ministro della salute, con proprio decreto, possa sopprimerne una o più di una, o istituirne di nuove senza tuttavia modificare il numero complessivo dei componenti. E’ altresì previsto che il Ministro della salute ripartisca i componenti del Comitato tra le sezioni in cui esso si articola e che, sulla base di tale ripartizione, la designazione dei singoli componenti avvenga con riferimento alle specifiche sezioni indicate dal Ministro al momento della richiesta di designazione. Per l’adozione di questi provvedimenti le Regioni dovranno essere sentite.
Con il decreto di riordino gli organi collegiali del ministero della Salute si riducono di 22 unità passando da 30 a 8 con la nascita di due maxi-comitati, uno tecnico sanitario e uno per la nutrizione e la sanità animale, che accorpano 19 delle “vecchie” commissioni.
Accanto al Comitato tecnico sanitario il decreto prevede la creazione del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale che accorperà le commissioni sulla dietetica e nutrizione, consultiva del farmaco veterinario, tecnica sui mangimi, tecnica per la protezione degli animali da allevamento e da macello e il nucleo nazionale di farmacosorveglianza sui medicinali veterinari. Ecco lo schema di Dpr sul «riordino degli organi collegiali e altri organismi» del ministero della Salute.
La razionalizzazione era stata deciso dal collegato lavoro (legge 183/2010), prevedendo l’eliminazione delle duplicazioni organizzative e funzionali e la razionalizzazione di competenze tra strutture con funzioni omogenee. Oltre alla limitazione del numero delle strutture a quelle indispensabili per la tutela della salute e alla diminuzione del numero dei componenti degli organismi.
E il provvedimento richiama anche le previsioni della legge 133/2008 che ha deciso il taglio del 30% delle spese dei ministeri e quelle della legge 122/2010 che ha indicato come “carica onorifica” senza compensi la partecipazione alle commissioni.
Consulta anche i precedenti sul nostro sito – Testo 1 – Testo 2
A cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 15 febbraio 2013 – riproduzione riservata