Riscatto gratis degli anni della laurea per tutti. Chi, fra i 6 milioni di laureati italiani, non ha mai sognato di poter cogliere questa opportunità, negata ai più per i suoi costi proibitivi? Un sogno che potrebbe diventare realtà, come fa sperare la battaglia del coordinamento #Riscattalaurea, nato tra Roma e Napoli in maniera spontanea fra gli studenti e che sta riscuotendo un successo crescente anche in Rete. Sono migliaia, infatti, i followers sulla pagina Facebook creata ad hoc che stanno partecipando alla campagna social, postando la propria foto con il cartello #riscattalaurea.
I responsabili del coordinamento Luigi Napolitano e Rosario Pugliese sono riusciti a portare la loro proposta fin dentro al ministero dell’Istruzione, incontrando Marco Mancini, capo dipartimento per la formazione superiore e la ricerca e Andrea Giorgio, responsabile della progettazione politiche pubbliche della segreteria particolare della ministra Fedeli.
L’obiettivo è ottenere il riscatto gratuito degli anni del corso di studi per tutti i laureati italiani: “Abbiamo illustrato i motivi della nostra battaglia – spiegano Napolitano e Pugliese – ottenendo un interesse quasi inaspettato e una condivisione che si è poi trasformata in un impegno a convocare un tavolo tecnico entro la prima settimana di agosto, quindi prima della pausa estiva”. Una riunione operativa per studiare come concretamente attuare la misura. Vanno valutati infatti i vari casi, compresi quelli di chi sta già pagando il riscatto a rate.
Per i responsabili del coordinamento “da mesi ormai si sta parlando della possibilità di riscatto degli anni della laurea ai fini pensionistici, negli ultimi tempi si è arrivati a ipotizzare che a beneficiarne siano solo gli iscritti dal 2018. Ma in questo modo resterebbero fuori tutti i laureati che hanno pagato le conseguenze della crisi economica e del cambiamento epocale del mercato del lavoro che abbiamo vissuto dal 1997″. Pertanto per #Riscattalaurea “ogni altra ipotesi che escluda la totalità dei laureati ci vedrebbe fermamente contrari e pronti a portare in piazza la protesta”.