Dopo lo stop ai project financing approvato martedì in consiglio e dopo l’avvio della discussione in commissione Sanità sulla maxi riforma che dovrebbe portare alla creazione dell’Azienda «Zero», la maggioranza zaian-leghista continua a marciare a spron battuto lungo la strada indicatale dal governatore all’indomani della vittoria elettorale.
Ieri, in commissione Bilancio, il presidente Marino Finozzi ha presentato altri tre progetti di legge che annoverano il presidente e i capigruppo di maggioranza Finco (Lega) e Rizzotto (lista Zaia) tra i primi firmatari: il primo riguarda la cancellazione del celeberrimo «emendamento marchetta» che sul finire della scorsa legislatura distribuì a pioggia 50 milioni tra i collegi elettorali dei consiglieri in lizza per la ricandidatura; il secondo allarga lo spettro degli immobili messi in vendita dalla Regione fino a ricomprendervi Palazzo Balbi, la storica sede istituzionale affacciata sul Canal Grande; il terzo stabilisce il commissariamento di tutti gli enti strumentali e le società partecipate in rosso, in vista della complessiva riorganizzazione della galassia «Balbi spa».
Spiega Finozzi: «Il progetto di legge sulla razionalizzazione della spesa porterà alla cancellazione dell’articolo “mancia” dell’ultima Finanziaria che tante polemiche ha sollevato. Dei 50 milioni previsti, solo 13 erano già nelle casse della Regione e saranno quindi recuperati. Il resto del budget derivava da mutui che, a questo punto, saranno revocati». Dei 13 milioni che torneranno così nella disponibilità della giunta, 3 sono già stati prelevati in via urgente dopo il tornado in Riviera del Brenta, per i primi aiuti ai Comuni colpiti. Altri 6 milioni, grazie al pressing del Pd e all’impegno del vice presidente Forcolin e dell’assessore al Sociale Lanzarin, saranno invece destinati all’attività a favore delle persone affette da disabilità sensoriali, finora gestita dalle Province. «Restano da reperire ulteriori risorse per garantire il servizio di assistenza comunicativa per tutta la durata dell’anno scolastico – spiega Lanzarin -. Confidiamo nel decreto Enti locali appena approvato dalla Camera che prevede 30 milioni da destinare alle Province per coprire i costi del servizio».
Il progetto di legge sulle alienazioni, invece, dà seguito all’annuncio che Zaia fece a due settimane dal voto relativo alla vendita di Palazzo Balbi (lui si disferebbe anche di Palazzo Ferro Fini, sede del consiglio) e al trasferimento degli uffici nel gigantesco complesso «Grandi stazioni» a ridosso del terminal ferroviario, a Venezia. L’intenzione, di sicuro effetto mediatico in tempi di spending review e scudisciate alla Casta, rischia però di restare tale, visto che ormai da 5 anni la Regione sta tentando di andare a dama col famigerato «piano Zorzato» (dal nome dell’ex vicepresidente con delega al Patrimonio) senza essere riuscita a vendere un solo palazzo, così che l’incasso a bilancio, inizialmente stimato a 92 milioni, è stato dapprima dimezzato e infine azzerato per non compromettere l’equilibrio dei conti. E Zaia vorrebbe ricavare soltanto dal Balbi tra i 30 e i 40 milioni.
Infine, l’ultimo progetto di legge riguarda il commissariamento delle partecipate e degli enti strumentali in rosso. L’azzeramento dei vertici è funzionale alla chiusura delle società non più strategiche ma l’elenco esatto delle sigle coinvolte è rimandato a settembre, una volta che la ricognizione sarà stata completata dagli uffici.
Ma.Bo – Corriere del Veneto – 6 agosto 2015