Un albatros può volare ininterrottamente per dieci anni, i topi si riproducono cantando, i leoni no, ma fanno sesso anche cinquanta volte al giorno. Sono alcune delle stranezze del mondo animale che John Lloyd e John Mitchinson hanno raccolto in «Il libro dell’ignoranza sugli animali», edito da Einaudi.
Dopo «Il libro dell’ignoranza» (Einaudi 2007 e 2009), i due autori tornano con un divertente manuale di zoologia, per farci scoprire il fascino della vita di lucertole, maiali e delfini.
«L’ispirazione del libro è nata dai bestiari medievali, i fantasiosi racconti in cui le donnole concepivano dalle orecchie e le api nascevano dai buoi morti – scrivono John Lloyd e John Mitchinson -, così abbiamo deciso di pubblicare un bestiario moderno, basato su fatti zoologici». Del resto i serpenti che fingono svenimenti, i tardigradi che restano in coma per un secolo, o le braccia amputate delle piovre che si muovono per un mese, fanno stupire e sorridere almeno quanto i bestiari del Medioevo. Con la differenza che nel «libro dell’ignoranza degli animali» di inventato non c’è proprio nulla.
Lo sapevate che l’istrice è l’unico roditore a fare sesso anche quando non è possibile concepire? E che i rapporti sessuali delle pulci durano tre ore? Le iene vivono in società matriarcali, e anche tra i gibboni è la femmina a comandare: i maschi sono l’ultima ruota del carro, inferiori pure ai figli nella scala gerarchica. Diversa la vita degli elefanti marini, che si possono permettere un harem di cinquanta femmine ciascuno. E se l’albatros quando sceglie una compagna è per la vita, non possiamo dire lo stesso dei pinguini. Sono fedeli solo durante la stagione riproduttiva e l’allevamento dei pulcini, per il resto sono tipi inaffidabili e inclini al tradimento. Soprattutto quelli imperatori: almeno l’85% tradisce il proprio compagno.
A differenza delle credenze popolari, i pipistrelli si lavano per un’ora tutti i giorni, il pangolino non è uno strumento musicale, e le oche non sono stupide. Anzi. Oltre ad essere intelligenti sono dotate di una forte sensibilità. Se ad esempio una muore o viene abbattuta, il compagno smette di mangiare e starnazza addolorato per mesi in ricordo dell’amata.
La nascita delle perle è sorprendente. Quando un parassita attacca un’ostrica, lascia dentro alla conchiglia una parte di sé, che irrita il mollusco. Da questa irritazione spaventosa si formano le perle. L’ostrica isola il predatore in un «sacco perlifero» e riveste il «nemico» di stati di madreperla. Lavora su quattro strati al giorno, ma per vedere una perla finita passano anche vent’anni. È questo il segreto della loro rarità. Le ostriche nascondono dentro alla conchiglia una storia dolorosa. Ma poi eccola, la bellezza. Titolo: Il libro dell’ignoranza sugli animali
Autori: Mitchinson John; Lloyd John
Dati: 2009, XV-304 p., ill., brossura
Editore: Einaudi (collana Einaudi. Stile libero extra)
La Stampa, 23 dicembre 2012