Close Menu
Sivemp VenetoSivemp Veneto
    Facebook X (Twitter) RSS
    Facebook X (Twitter) RSS
    Sivemp VenetoSivemp Veneto
    ISCRIVITI
    • Home
    • Chi siamo
    • Iscriviti
    • Diventa sostenitore
    • Archivio Notizie
      • Attività Sindacale
        • Dalla convenzionata
        • Segreteria regionale
      • Formazione
        • Eventi E.C.M SIMEVEP
        • Appuntamenti
      • Novità normative
        • Contratto
        • Dal Ministero
        • Dalle ULSS
        • Dall’Europa
        • Dalla Regione
        • Sentenze
      • Temi
        • Lavoro
        • Professione
        • Previdenza
        • Politiche sanitarie
        • Sicurezza alimentare
        • Sanità animale
        • Anagrafe degli animali
        • Malattie trasmissibili
        • Allevamenti
        • Benessere Animale
        • Biosicurezza
        • Farmaci veterinari
        • Contaminanti e residui
        • Mangimi e sottoprodotti
        • Igiene urbana
      • Dicono di noi
      • La nostra vetrina
    • Contatti
    Sivemp VenetoSivemp Veneto
    Home»Notizie ed Approfondimenti»Più contagi, verso la terza ondata l’Italia a rischio zona rossa. Il virus corre e cresce la paura per le varianti. Per Lombardia, Emilia e Campania possibile chiusura.
    Notizie ed Approfondimenti

    Più contagi, verso la terza ondata l’Italia a rischio zona rossa. Il virus corre e cresce la paura per le varianti. Per Lombardia, Emilia e Campania possibile chiusura.

    Cristina FortunatiInserito da Cristina Fortunati4 Marzo 2021Nessun commento4 Minuti di lettura
    Facebook Twitter LinkedIn Telegram Pinterest Tumblr Reddit WhatsApp Email
    MILAN, ITALY - MARCH 31: An operator of Amsa, (Milanese Environmental Services Company) sanitizes the Piazza del Duomo with a sanitizing liquid during the coronavirus outbreak on March 31, 2020 in Milan, Italy. The Italian government continues to enforce the nationwide lockdown measures to control the spread of COVID-19. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)
    Condividi
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email
    Il Sole 24 Ore. Il Dpcm firmato martedì da Mario Draghi rischia di entrare in vigore (sabato) già vecchio. Tanto che già ora non si escludono ulteriori strette. La variante inglese ha ormai preso il sopravvento e i contagi ma soprattutto i ricoveri, a partire dalle terapie intensive, crescono in modo preoccupante. In più di metà Italia è già stata superata abbondantemente la soglia critica (si veda la tabella accanto) e almeno altre due Regioni – Piemonte e Puglia -lo faranno nei prossimi giorni. Ed è questo il dato più allarmante, quello che fa dire a Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: «Siamo entrati nella terza ondata e temo che farà male». I dati sono infatti gli stessi di fine ottobre quando partì la seconda ondata. Ma allora in Italia non c’era la variante inglese che accresce del 40% la contagiosità.

    Il presidente del Consiglio ne è pienamente consapevole. Per questo ha confermato la linea del rigore, che nelle prossime settimane potrebbe essere ulteriormente inasprita. Ma soprattutto Draghi continua a spingere sulle vaccinazioni, in Italia come in Europa. Ieri c’è stato un nuovo colloquio con Ursula Von der Leyen. Al centro del confronto con la presidente della Commissione Ue proprio il fronte vaccini che per il premier significa anzitutto velocizzare le approvazioni da parte dell’Ema ma forse anche prendere in considerazione altri farmaci. Nel frattempo il premier, che ieri ha incontrato il sottosgretario con delega ai Servizi, Franco Gabrielli, resta in contatto costante con la prima linea appena nominata, ovvero con il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, e il commissario all’Emergenza, Paolo Figliuolo. Saranno loro domani, assieme ai ministri degli Affari regionali Mariastella Gelmini, e della Salute, Roberto Speranza a presentare alle Regioni il nuovo Piano vaccinale. Resta da capire se si andrà verso la somministrazione intanto delle dosi disponibili non garantendo quindi i richiami, su cui però nel Cts restano forti le perplessità, oppure si propenderà per mantenere la doppia dose confidando nel rispetto dei patti da parte di AstraZeneca e nell’arrivo di Johnson&Johnson. La Conferenza Stato-Regioni si svolgerà in contemporanea con la pubblicazione dei dati dell’ultimo bollettino settimanale dai quali emergerà un’italia sempre più rosso-arancione.

    Lombardia, Emilia Romagna e Campania sono quelle che potrebbero entrare da lunedì nella fascia più a rischio raggiungendo in zona rossa Molise e Basilicata mentre Veneto, Lazio, Liguria e Puglia finirebbero in arancione assieme ad altre 8 regioni. «Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un’accelerazione nella risposta, rischiamo di essere travolti», ha ammonito l’emiliano Stefano Bonaccini, secondo il quale le restrizioni previste dalla «zona arancione classica» non bastano più. La chiusura delle scuole, prevista dal nuovo Dpcm che entrarerà in vigore sabato, rientra proprio tra quelle misure in più che i Governatori possono utilizzare come per altro stanno già facendo.

    Attilio Fontana, presidente della Lombardia,attende i nuovi dati del Cts: «Per il momento siamo in zona arancione con alcune evidenze di qualche difficoltà trasformate in zona arancione scuro», ha detto ieri con riferimento alla stretta decisa per una cinquantina di comuni tra cui Brescia, Como e Cremona. L’obiettivo principale resta creare una cintura di sicurezza attorno a Milano ma la trincea è molto fragile. Anche in Toscana si moltiplicano le restrizioni a partire dalla chiusura delle scuole come ha deciso anche il Piemonte. Ma anche questo presto potrebbe rivelarsi insufficiente se come sembra «tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa», ha confermato l’ex capo della Protezione Civile e attuale consulente della Lombardia, Guido Bertolaso.

    I dati giornalieri gli danno ragione. Siamo quasi a 21mila nuovi contagi e 347 morti, esattamente come a fine ottobre, all’inizio della seconda ondata. Allora nel giro di 10 giorni si arrivò a 40mila contagi e 353 morti che il 3 dicembre toccarono il record di 993 decessi. Ma paradossalmente la situazione attule è ancora peggiore. Le varianti infatti corrono più veloci del Covid originario ma soprattutto mentre all’inizio della seconda ondata venivamo dallo svuotamento estivo dei reparti Covid, oggi i letti e soprattutto le terapie intensive sono in parte già occupati.

    Post Views: 137
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Telegram Email
    SeguenteCommissione Agricoltura della Camera: audizione sulla proposta di legge per la valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari locali
    Precedente Al palo le vaccinazioni dai medici di famiglia. In metà Regioni mancano gli accordi locali per avviare le iniezioni negli studi
    Cristina Fortunati
    • Website

    Potrebbe interessarti anche

    Blue Tongue: come si stanno muovendo Toscana e Sardegna

    5 Marzo 2025

    Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica, nella seconda metà del 2024 crescono i casi rispetto all’anno precedente

    23 Febbraio 2025

    Alla sala Orus dell’ IzsVe, il 22 febbraio verrà eletta la nuova Segreteria regionale del SIVeMP Veneto

    6 Febbraio 2025
    Scrivi un commento

    Comments are closed.

    Residui di farmaci veterinari negli alimenti: la non conformità rimane bassa nel 2023

    5 Marzo 2025

    Fuga medici all’estero. “In Italia non solo stipendi più bassi, ma anche pressione fiscale eccessiva”

    5 Marzo 2025

    Aviaria ad alta patogenicità, il Ministero istituisce la zona di attenzione fino al 15 marzo

    5 Marzo 2025

    Antibiotici, in Italia aumentano consumi e uso improprio. Il report Aifa

    5 Marzo 2025

    Blue Tongue: come si stanno muovendo Toscana e Sardegna

    5 Marzo 2025

    Il SIVeMP (Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica) propone per i propri iscritti: la tutela sindacale sul piano morale, formativo, professionale, giuridico ed economico; la promozione e l’aggiornamento scientifico, tecnico, organizzativo e gestionale; la consulenza in materia di tutela assistenziale, previdenziale e pensionistica integrativa.

    Chi Siamo
    • Home
    • Chi siamo
    • Iscriviti
    • Diventa sostenitore
    • Archivio Notizie
    • Contatti
    Contatti
    • segreteria@sivempveneto.it
    • certificata@pec.sivempveneto.it
    • Via Giacomo Matteotti, 7 - 31045 Motta di Livenza (TV)
    Facebook
    X (Twitter)
    RSS
    © 2025 Sivemp Veneto - CF 97611610581
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy

    Digita sopra e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare.