Sale dello 0,7% la spesa per le pensioni: nel 2013 è stata pari a 272,7 miliardi, passando dal 16,63% al 16,85% rispetto al Pil. Il dato arriva dal rapporto “Trattamenti pensionistici e beneficiari” diffuso oggi dall’Istat, che registra però il calo dei pensionati: lo scorso anno sono stati 16,4 milioni, circa 200mila in meno rispetto al 2012. E i nuovi usciti dal mercato del lavoro sono sempre più poveri.
Media pensioni a 16.638 euro l’anno
In media ogni pensionato nel 2013 percepisce 16.638 euro (323 euro in più del 2012) tenuto conto che, in alcuni casi, i due terzi dei pensionati (67,1%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,1%) ne percepisce due, mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.Un pensionato su quattro ha meno di 65 anni.
Il 41,3% percepisce meno di mille euro al mese
La maggioranza dei pensionati (il 41,3%) percepisce un reddito da pensione inferiore a mille euro al mese. Un altro 39,4% prende tra i mille e i 2mila euro. Il 13,7% va da 2mila a 3mila, mentre il 5,6% supera i 3mila euro al mese, con un 1,3% che si attesta sopra i 5mila.
I magri assegni dei nuovi pensionati
I nuovi 559.634,pensionati nel 2013, segnala l’Istat, hanno un assegno fino a 3mila euro inferiore rispetto a chi era già in pensione nel 2012: il reddito medio dei primi è di 13.152 euro, contro i 16.761 euro dei secondi.
Al Nord la metà delle pensioni
Il 47,8% delle pensioni è erogato nel Settentrione, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,8% nel Mezzogiorno. Al Nord si concentra anche la metà dei pensionati (48,3%) e della spesa erogata (50,6%). Nelle regioni meridionali, la quota scende a un terzo (vive al Sud il 31,6% per i pensionati) e al 28% della spesa complessiva. Le regioni centrali ospitano il 20,1% dei pensionati e assorbono il 21,4% della spesa erogata.
Il Sole 24 Ore – 5 dicembre 2014