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Prestazioni aggiuntive. Regione approva protocolli d’intesa con sindacati per far fronte liste di attesa e insufficienze organici

1a1a1a_0a01aaa111aa_attivita-professionale_672La Regione Veneto ha approvato, con la delibera 2725 del 24 dicembre, i protocolli di intesa del 29 novembre 2012 e del 6 dicembre 2012 con le rappresentanze sindacali delle Aree della dirigenza medica e veterinaria e della dirigenza sanitaria, professionale tecnica e amministrativa in materia di prestazioni aggiuntive ex articolo 55 comma 2 del Ccnl. Con questo provvedimento la Regione intende assicurare anche per l’anno 2013 la possibilità per le aziende sanitarie di acquisire dai propri dirigenti medici e sanitari prestazioni aggiuntive volte a rispettare le liste di attesa e a far fronte alle insufficienze degli organici. Il provvedimento, nei casi di carenze del personale, riguarda quindi anche il personale veterinario delle Asl. I protocolli d’intesa: Allegato A. Allegato B

Sono inoltre previste, previo confronto sindacale, linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse di cui dall’articolo 1, comma 4, lett. c) della L.120/2007, come integrata dall’articolo 2 del D.L. n. 158/2012, convertito nella L. n. 189/2012.

La delibera 2725 stabilisce che tali ulteriori risorse dovranno essere destinate per l’erogazione di prestazioni aggiuntive, prioritariamente finalizzate al rispetto delle liste di attesa, da svolgersi nei giorni di sabato e festivi e nelle ore serali dei giorni feriali.

Le prestazioni aggiuntive saranno finalizzate a consentire il rispetto delle liste di attesa attraverso l’acquisto di prestazioni aggiuntive da dirigenti sanitari dipendenti o il ricorso a contratti a tempo determinato. Tale forma di utilizzo deve considerarsi prioritaria; remunerare le guardie notturne ai sensi dell’articolo 18 dei Ccnl 3.11.2005; far fronte ad effettive insufficienze degli organici nelle discipline carenti sul mercato per le quali l’Azienda/Istituto nell’ultimo triennio ha indetto normali procedure di reclutamento andate deserte.

L’utilizzo delle risorse da parte delle singole aziende avverrà previa adozione di un piano trimestrale di attività soggetto ad approvazione della Segreteria Regionale per la Sanità. Detti piani potranno prevedere, al fine di consentire l’utilizzo ottimale della apparecchiature diagnostiche e la possibilità per i cittadini di accedere alle prestazioni ambulatoriali in orari compatibili con l’attività lavorativa, lo svolgimento delle prestazioni aggiuntive anche nei giorni di sabato e festivi e nelle ore serali dei giorni feriali.

Secondo la previsione legislativa una somma pari al 5% del compenso dei professionisti che esercitano l’attività libero professionale intramuraria sia trattenuta dal competente ente o azienda del servizio sanitario nazionale, quale ulteriore quota, oltre quella già prevista dalla vigente disciplina contrattuale, per essere vincolata ad interventi di prevenzione ovvero volti alla riduzione delle liste di attesa, anche con riferimento alle finalità di cui all’articolo 2, comma 1, lett. c), dell’accordo sancito il 18 novembre 2010 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni

A cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 31 dicembre 2012 – riproduzione riservata

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