Obiettivi: informare i consumatori, migliorare la competitività dell’agricoltura europea, esplorare nuovi mercati. Si è chiuso ieri a Lussemburgo il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione europea. La prima sessione della riunione si è concentrata sui temi dell’agricoltura, mentre la seconda è stata dedicata a questioni ittiche.
Nell’ambito del Consiglio è stato approvato definitivamente il Regolamento Ue relativo alle azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei Paesi terzi.
Il nuovo regolamento mira ad aumentare il grado di conoscenza dei consumatori dei prodotti agricoli e dei metodi di produzione dell’Unione, nonché a rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità europei.
“Con l’adozione di questo nuovo quadro normativo – ha dichiarato Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole e presidente di turno del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Ue – abbiamo raggiunto l’obiettivo di migliorare la competitività dell’agricoltura dell’Unione, in modo da realizzare anche una maggiore equità. Sono molti gli aspetti positivi: dalla possibilità di indicare i marchi commerciali e l’origine di un prodotto con lo scopo di migliorare la qualità e l’efficacia durante le dimostrazioni e le degustazioni dei prodotti, all’estensione della gamma dei beneficiari anche a organizzazioni di produttori e alle loro associazioni, ai gruppi e agli organismi del settore agroalimentare il cui obiettivo e la cui attività consistono nel promuovere i prodotti agricoli e nel fornire informazioni sugli stessi”.
“Viene rafforzato inoltre il sostegno finanziario – ha proseguito Martina – soprattutto incoraggiando le azioni di promozione verso i Paesi terzi in chiave di spinta all’export, voce sempre più decisiva nel bilancio delle aziende. Un elemento chiave è che abbiamo previsto di utilizzare lo strumento della promozione in caso di turbative gravi del mercato, come ad esempio in caso di perdita di fiducia dei consumatori, stabilendo una partecipazione dell’Unione al 75% delle spese sostenute”.
Agronotizie – 15 ottobre 2014