La relazione annuale 2012 sui controlli effettuati in Italia sulla protezione degli animali durante il trasporto tabella, redatta dal Ministero della Salute in ottemperanza all’art. 27 del Regolamento (CE) N 1/2005, sintetizza l’attività di controllo svolta nell’anno di riferimento dalle Asl, dagli Uvac, dai Pif e dagli organi di polizia. Nel 2012 le infrazioni sono cresciute: 370 quelle complessivamente accertate in base al Regolamento (CE) N. 1/2005, rispetto alle 330 del 2011 e sono risultate oltre il doppio rispetto alle 162 del 2009 e alle 154 del 2010. Il maggior numero (169) di infrazioni ha riguardato il trasporto di bovini; 53 le infrazioni nel trasporto di suini, 32 per ovini e caprini, 85 per equini e 19 per gli avicoli.
Dall’analisi dei dati di rendicontazione 2012 risultano effettuati 87.308 controlli sui mezzi di trasporto e la maggior parte di questi (71.443 ) sono stati eseguiti al luogo di arrivo. Sono stati riscontrati 295 mezzi di trasporto che hanno presentato violazioni, di cui 145 mezzi coinvolti nelle violazioni hanno riguardato la non conformità dei documenti di viaggio.
Quasi la metà dei veicoli sanzionati è risultata provenire dalla Francia, che rappresenta la principale fonte d’approvvigionamento dell’Italia per il bestiame, in particolare per quello bovino. Circa un quarto delle sanzioni è stato comminato a veicoli impegnati nel trasporto nazionale, la Spagna e l’Olanda hanno invece rappresentato l’origine per il 13,5% dei mezzi a cui sono state contestate infrazioni, mentre l’Europa dell’est ha rappresentato l’origine per il 12% dei mezzi sanzionati.
Le infrazioni complessive accertate in base alle violazioni del Regolamento CE n. 1/2005 e comunicate al Ministero della salute sono risultate 370; sono cresciute rispetto alle 330 del 2011 e sono risultate oltre il doppio rispetto alle 162 del 2009 e alle 154 del 2010.
Alla maggior parte delle infrazioni riscontrate sono state applicate le sanzioni amministrative previste dal decreto legislativo 151/2007; in alcuni casi, in seguito al riscontro di situazioni di maltrattamento degli animali, è stata fatta denuncia all’autorità giudiziaria cui compete l’eventuale applicazione di sanzioni penali, ai sensi del decreto legislativo n. 189 /2004;
Le principali infrazioni accertate e comunicate al Ministero della salute nel corso dell’anno 2012 a carico di 201 automezzi di cui 94 impiegati per il trasporto di bovini, 39 per quello di equini, 31 per quello di suini, 15 per quello di ovini, 11 per quello di avicoli, 3 per quello di cani, 2 per quello di pesci (ornamentali e da consumo), 1 per contemporaneo trasporto di roditori, insetti e pesci ornamentali e 1 per lepri. Per tre automezzi non è stata riportata la specie animale trasportata . Inoltre, è stata accertata un’infrazione riguardante un trasporto aereo di scoiattoli proveniente dalla Cina.
Il numero di accertamenti d’infrazione a carico di veicoli per il trasporto di animali vivi comunicati al Ministero della salute nel 2012, pari a 201, è diminuito rispetto al 2011, in cui aveva raggiunto il numero di 250, risultando però superiore a quelli registrati nel 2009 e nel 2010, pari rispettivamente a 162 e 154.
Riguardo alla collocazione geografica del luogo di provenienza delle segnalazioni, il 37,8% si è localizzato in Piemonte e Valle d’Aosta ed il 27,4% in Veneto, evidenziando così che in queste Regioni si posizionano all’incirca i due terzi del totale delle notifiche.
Sul totale delle infrazioni, il 65,2% è stato accertato dalla Polizia Stradale, il 16,4% dal personale degli uffici UVAC del Piemonte, del Friuli-Venezia-Giulia, del Veneto, dell’Emilia-Romagna, della Campania, della Puglia e della Sardegna, il 10,9% dal personale delle ASL situate nelle Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Sardegna, il 2,0% dalla Polizia locale delle province di Treviso e Padova, il 2,5% dal Corpo Forestale dello Stato e l’1,0% dai Carabinieri.
Con riferimento agli ultimi tre anni, risulta evidente che l’attività di controllo ufficiale nel settore della protezione degli animali durante il trasporto è per lo più concentrata al luogo di arrivo, tenuto conto anche delle indicazioni sulla programmazione minima dei controlli indicata nel Pnba 2010. In tal senso quindi il Ministero della Salute con la stipula e l’attuazione del Protocollo d’Intesa con la Polizia Stradale mira a potenziare i controlli durante il trasporto su strada per poter rendere più incisivo ed efficace anche tale tipo di controllo.
Per quanto concerne la criticità ricorrente relativa al basso numero di mezzi di trasporto coinvolti in violazioni del Regolamento (CE) N. 1/2005 a fronte dell’ elevato numero di mezzi di trasporto di animali vivi controllati, questa è stata affrontata mediante una più mirata attività di formazione degli organi di controllo ed una più adeguata ed attenta valutazione della programmazione dei controlli in funzione del rischio.
In particolare, i controlli minimi messi in atto dalle Asl nel 2012 sono stati effettuati in base alle indicazioni sulla programmazione minima ed ai criteri di valutazione del rischio forniti con il Piano Nazionale Benessere Animale (Pnba) 2010, mentre quelli messi in atto dagli Uvac e Polizia stradale sono stati effettuati sulla base delle indicazioni fornite dal Protocollo d’Intesa siglato nel 2011 tra Ministero della Salute e Ministero dell’Interno per coordinare e potenziare i controlli sul trasporto di animali vivi sul territorio.
Consulta la relazione: Protezione degli animali durante il trasporto. Relazione annuale sui controlli effettuati in Italia – anno 2012