Regionali e amministrative insieme. Election day, al voto il 31 maggio. E’ stato necessario un decreto del Cdm per correggere i termini
Election day fissato per il prossimo 31 maggio. La giornata unica di primavera per lo svolgimento del voto di regionali e amministrative è stata decisa ieri dal Consiglio dei ministri con un decreto legge che interviene per “flessibilizzare” l’arco temporale necessario a far coincidere entrambe le consultazioni.
L’ultima domenica di maggio dunque si andrà alle urne per rinnovare governatori e consigli di sette Regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Puglia) e i sindaci e le assemblee di 1.089 Comuni (il 13,5% del totale), tra cui 18 città capoluogo compresa Venezia, in mano al commissario dopo lo scioglimento del comune successivo alle dimissioni del sindaco di centrosinistra Giorgio Orsoni per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sul Mose.
Confermato dunque il rinvio rispetto alla data indicata inizialmente dal premier Renzi (il 10 maggio), complici le festività, laiche e religiose. Una “mediazione” che ha pesato le due esigenze in gioco. Da una parte le elezioni amministrative che, per legge, devono avere luogo in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. Dall’altra lo spartiacque del termine per le elezioni regionali, fissato dalla legge di stabilità 2015, che possono tenersi nella prima domenica successiva ai 60 giorni dalla scadenza di mandato. E visto che le precedenti consultazioni si erano svolte il 28 marzo 2010 il rinnovo sarebbe stato possibile entro il 27 maggio. Ma – spiega il Governo – considerando che «entro tale data non risulta possibile individuare una data idonea per la coincidenza del primo o secondo turno (delle comunali, ndr) con festività religiose cristiane o ebraiche (Pasqua, Pentecoste), con festività civili (anniversario della Liberazione, festa del Lavoro) o con altre ricorrenze rilevanti ai fini dell’affluenza al voto (adunata annuale degli Alpini)».
Per questo si è reso necessario l’intervento dello scarno decreto legge varato ieri dall’esecutivo. Che, correggendo la legge 165 del 2004 che disciplina i termini per lo svolgimento delle elezioni regionali, proroga alla «domenica compresa nei sei giorni ulteriori» ai 60 successivi alla scadenza del mandato il giorno del voto.
Il Sole 24 Ore – 13 marzo 2015