Grazie al primo studio di questo tipo dal 1920, è stato scoperto che i ratti che popolano New York City sono portatori di una specie di pulci in grado di trasmettere agli uomini agenti patogeni come la peste.
La ricerca appare sul ‘Journal of Medical Entomology’ con autore principale Matthew Frye, un entomologo urbano del New York State Integrated Pest Management Program della Cornell University, e si riferisce a dati di oltre 6.500 esemplari di cinque specie conosciute di pulci, pidocchi e acari da 133 ratti. Tra questi: oltre 500 pulci di ratto orientale note per il loro ruolo nella trasmissione della peste bubbonica, conosciuta anche come ‘morte nera’.
Il gruppo di ricerca della Cornell e della Columbia University ha analizzato più da vicino la pulce del ratto, a causa del suo potenziale come vettore per le malattie umane. “Se questi ratti portano pulci in grado di trasmettere la peste alle persone, l’agente patogeno è in pratica l’unico anello mancante del ciclo di trasmissione”, avverte Frye.
Negli Stati Uniti, la peste è già presente nel sud-ovest del Paese tra scoiattoli, cani della prateria e le loro pulci, e infetta circa 10 persone ogni anno. In altre parti del mondo, l’incidenza è molto maggiore. I risultati dello studio suggeriscono che i funzionari della sanità pubblica della Grande Mela dovrebbero monitorare attentamente i ratti di città e le loro pulci.
Adnkronos – 3 marzo 2015