Il conto alla rovescia doveva scattare prima di Natale, ma il governo ha deciso di rinviare al nuovo anno l’approdo in Consiglio dei ministri del primo pacchetto attuativo della riforma della Pubblica amministrazione, targata Marianna Madia. Una sfilza di decreti per cambiare da cima a fondo i vari settori dell’amministrazione statale: dai servizi pubblici locali alle Forze di polizia, passando per il dimezzamento della burocrazia per i grandi insediamenti industriali e la spinta alla digitalizzazione. Stando alla nuova tabella di marcia di Palazzo Chigi, il primo pacchetto di decreti dovrebbe arrivare in Cdm al più tardi entro la metà del mese. Con il primo maxi-pacchetto di decreti arriverà anche la srtetta sulle assegnazioni clientelari degli incarichi e le gestione “allegre” di Asl e ospedali. Il decreto imporrà a tutti i vertici di confluire in un apposito albo unico nazionale. Per entrare nel listone servirà la laurea, avere meno di 65 anni e un’esperienza dirigenziale quinquennale.
Sarà poi una commissione mista di esperti a presentare alla Regione una rosa di tre nomi su cui dovrà ricadere la scelta finale. Tra i decreti in arrivo si conta anche quello che ridurrà da cinque a quattro le forze di polizia. Il grosso dei Forestali verà assrbito dai Carabinieri a cui saranno attribuite le funzioni in materia di sicurezza agroalimentare, ambientale e forestale. Le funzioni e i mezzi contro gli incendi boschivi andranno vece ai vigili del fuoco……..
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4 gennaio 2016