Sì alla modifiche che cambiano la Carta costituzionale. Nel provvedimento c’è anche la fine del bicameralismo perfetto. Nessuna traccia invece del presidenzialismo alla francese. Il Pdl annuncia che presenterà la norma direttamente in aula
ROMA – Via libera della commissione Affari costituzionali del Senato alle riforme istituzionali. Conclusa la votazione su tutti gli articoli, conferito il mandato al relatore – Carlo Vizzini – il testo ora è pronto per l’esame dell’aula. E’ stata approvata la nuova formulazione dell’articolo 5 sul bicameralismo perfetto: per varare una legge basterà il via libera di una sola Camera, a meno che l’altro ramo del Parlamento entro 15 giorni non chieda di riesaminare il testo per cambiarlo. Sì anche all’articolo 9 sulla sfiducia costruttiva. La scorsa settimana era già stata approvata la riduzione del numero dei parlamentari 1 (i senatori dovrebbero scendere a 250, i deputati a 500).
Nel provvedimento invece non c’è traccia del presidenzialismo alla francese 2, invocato dal Pdl. Il partito di Berlusconi ha annunciato che presenterà la norma sotto forma di emendamenti direttamente in aula. A questo punto il ddl di riforma della Costituzione è pronto per l’esame dell’asseblea di Palazzo Madama ma sarà una conferenza dei capigruppo a stabilire la data dell’approdo in aula. L’esame potrebbe cominciare martedì prossimo dopo il via libera del Senato al ddl di riforma del lavoro.
Sul percorso delle riforme, però, incombe l’incognita della mossa di Berlusconi e Alfano, cioè
la riforma semipresidenziale annunciata per ora con una conferenza stampa. Il rischio, secondo il Pd, è che l’iniziativa del Pdl faccia saltare tutto.
Repubblica – 30 maggio 2012