È stata usata una gru per rubare le strutture in acciaio e una linea automatizzata per il trasferimento delle carni macellate. I danni nello stabilimento di Truncu Reale ammontano a 200mila euro
Ladri acrobati per portare via le strutture d’acciaio del mattatoio comunale, attualmente in fase avanzata di completamento. I ladri sono entrati in azione durante la notte, in quella terra di nessuno che è Truncu Reale, e hanno agito con calma e con tutte le attrezzature necessarie.
Per arrivare nelle parti più alte della struttura si sono persino portati le imbragature da scalatori, quasi volessero operare in sicurezza in quota. Erano sicuramente degli esperti, perchè sono riusciti a portare via anche pezzi pesanti (probabilmente hanno avuto la disponibilità di un mezzo dotato di gru) e una linea del sistema automatizzato per lo spostamento delle carni macellate. Non c’è ancora una valutazione ufficiale dei danni, ma il furto potrebbe ammontare a circa 200mila euro. Rubati anche tutti i fili elettrici dell’impianto e delle centraline, con l’obiettivo di ricavare il rame (che ha un ottimo mercato).
E’ una vicenda infinita quella del mattatoio sassarese. La prima progettazione risale a circa 14 anni fa e l’entrata in esercizio era prevista per il 2015. Dopo un lungo periodo di immobilismo, lo scorso anno c’era stato il sopralluogo della commissione Lavori Pubblici del Comune e per l’incompiuta si era diffusa una speranza: la Regione, infatti, ha stanziato quasi 2 milioni di euro, che saranno sufficienti a concludere il mattatoio nell’arco di dodici mesi. Ma prima che entri in funzione di anni ne passeranno più di tre. In realtà l’iter è abbastanza complesso: approvazione del progetto esecutivo, predisposizione del relativo bando, poi la lunga fase per i collaudi e la richiesta delle certificazioni all’Unione europea. Il problema è che, nel frattempo, la struttura – che è già costata parecchi soldi pubblici – è rimasta senza tutela. Non è attivo il sistema d’allarme e nepure un servizio di videosorveglianza. E la banda che ha messo a segno il furto – che potrebbe essere su commissione – aveva tutte le informazioni. Non è escluso che abbia anche effettuato un sopralluogo per come l’operazione è stata eseguita.
Da ieri è stato predisposto un turno di sorveglianza continuo da parte della compagnia barracellare, in attesa che si possa definire un altro sistema di protezione.
Le indagini per risalire agli autori del furto si presentano abbastanza complesse, anche se una serie di accertamenti sono stati predisposti per valutare l’eventuale inserimento sul mercato delle strutture del mattatoio sassarese. Non è neppure escluso che le linee possano essere utilizzate in qualche macello clandestino in campagna.
Una volta a regime, sulle tre linee (per bovini, ovini e suini) il mattatoio di Truncu Reale è stato progettato per trattare 250 bovini all’ora e 80-100 suini. Un impianto moderno ed efficiente, capace di servire non solo il mercato di Sassari ma di tutto l’hinterland: in particolare Porto Torres, Sorso, Sennori e Alghero. Finora l’opera è costata circa 6 milioni di euro, ma il mattatoio era già stato preso di mira più volte dai ladri, soprattutto per portare via rame. Dopo gli ultimi atti vandalici, il Comune aveva affidato l’incarico a un custode, ma i ladri sono tornati in azione ugualmente.
In assenza del mattatoio di Truncu Reale, gli allevatori sono costretti a macellare le carni fuori dalla Sardegna o in strutture private, con ricadute pesanti sui prezzi dei prodotti.
La Nuova Sardegna – 8 dicemnbre 2012