Il Presidente della Quinta Commissione consiliare permanente Fabrizio Boron (Gruppo Zaia Presidente) informa che “oggi in Commissione Sanità è iniziata una approfondita discussione sulla Deliberazione di Giunta in materia di destinazione e criteri di ripartizione del Fondo Sanitario regionale per il quinquennio 2017 – 2021”.
“Si tratta di un budget importante – spiega Boron – otto miliardi e seicento milioni di euro da suddividere tra i vari capitoli di spesa nell’ambito del sistema socio – sanitario regionale. Il budget sarà destinato a finanziare le attività delle Ulss, garantendo i livelli essenziali di assistenza. In modo particolare, dovrà essere valutato l’impatto determinato dalla Riforma sanitaria, che ha istituito le nuove Ulss provinciali, soprattutto nei confronti della parte territoriale delle ex Aziende sanitarie, nonché dai tagli operati in ambito socio – sanitario dal Governo centrale”.
“Siamo ancora in attesa di sapere le risorse reali che lo Stato trasferirà alla Regione del Veneto – prosegue il Presidente della Quinta Commissione – La discussione proseguirà in Commissione con i dovuti approfondimenti in merito non appena verranno presentati i dati e i valori del riparto”.
“Credo tuttavia che sia da ripensare – conclude Fabrizio Boron – la programmazione quinquennale del riparto del Fondo Sanitario regionale, in quanto andare oltre l’attuale legislatura potrebbe non essere compreso; sicuramente, in fase di discussione, come già anticipato in aula dall’Assessore alla Sanità Coletto, vi è piena disponibilità di chiarimenti e condivisione”.
Claudio Sinigaglia (Partito Democratico) ritiene che “con il riparto del Fondo Sanitario regionale, presentato oggi in Commissione Sanità, la Giunta abbia negato il diritto fondamentale dei consiglieri di programmare la spesa socio – sanitaria del Veneto, violando così il più elementare principio di trasparenza”.
“Vogliamo solo sapere- sottolinea l’esponente dei Democratici – quanto verrà effettivamente stanziato per tutte le Ulss venete, senza entrare nel merito dei criteri di riparto, che verranno poi adottati dalla Giunta con piena discrezionalità”.
“Soprattutto, non è possibile – chiosa Claudio Sinigaglia – prevedere criteri di riparto valevoli per cinque anni, oltre quindi il limite naturale della legislatura. Pertanto, chiediamo che il provvedimento venga ritirato per essere poi integrato sulla base della ripartizione fatta nel 2012. In quell’anno, infatti, venne operato un riparto serio, con le giuste pesature e nel rispetto delle dovute specificità. Non possiamo giocare a nascondino, ostaggi dei problemi politici che investono il Governatore Zaia, il Presidente del Consiglio e il Presidente della Quinta Commissione”.
Consiglio Veneto – 22 marzo 2017