I futuri medici avranno potranno iniziare a formarsi già alle superiori seguendo un nuovo percorso, una sperimentazione studiata per i ragazzi decisi a tentare dopo la maturità il test di accesso alla Facoltà di Medicina. Il percorso si chiamerà «Biologia con curvatura biomedica», sarà adottato molto probabilmente a partire da settembre in alcuni licei scientifici italiani.
La sperimentazione seguirà il modello seguito negli ultimi sette anni a Reggio Calabria dove il successo è stato notevole. «Il 90% dei ragazzi che hanno frequentato l’indirizzo, e hanno poi partecipato al test, l’ hanno superato senza difficoltà» racconta Giuseppina Princi, dirigente del liceo scientifico «Leonardo Da Vinci».
«In questi anni siamo sempre stati molto cauti nel promuovere nuove sperimentazioni per evitare il proliferare di indirizzi che si è verificato in passato – spiega Massimo Esposito , dirigente all’interno della Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici del Miur – In questo caso però ci è sembrata una grande opportunità per gli studenti. Si tratta di un percorso di potenziamento che oltre ad aver dato ottimi risultati tra chi ha provato i test di accesso ha anche portato in tanti a rinunciare al test, alla fine dei tre anni chi prova l’esame di ammissione è inferiore in numero rispetto a chi decide di lasciar perdere. È un dato positivo, il nostro sistema soffre per un’inefficienza nell’orientamento. Questo tipo di indirizzo permette invece ai ragazzi di chiarirsi le idee sul futuro».
Firmato il protocollo ora si inizierà a lavorare con la Federazione dei Medici per fare in modo che il percorso possa essere avviato. La sperimentazione, infatti, si svolgerà durante gli ultimi tre anni delle superiori. Ogni anno ci saranno 50 ore: 20 saranno tenute dai docenti di scienze, 20 dai medici indicati dagli ordini provinciali, 10 ore presso le strutture sanitarie individuate dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali. La verifica sulle competenze acquisite avverrà in laboratorio attraverso la simulazione di “casi”. A conclusione di ogni nucleo tematico di apprendimento, ogni due mesi ci sarà un test formato da 45 quesiti a scelta multipla.
Il prossimo passo sarà la pubblicazione del bando per individuare i licei in cui attuare la sperimentazione didattica nazionale. Il liceo «Leonardo da Vinci» di Reggio Calabria sarà scuola capofila di rete e sarà costituita una cabina di regia che avrà la funzione di indirizzo e di coordinamento. Se non ci saranno ostacoli, da settembre i liceali con il sogno di diventare medici avranno una possibilità in più di realizzarlo.
La Stampa – 22 marzo 2017