I livelli di assistenza essenziali sono garantiti solo nelle regioni del centro Nord. E l’associazione Dossetti annuncia un’azione legale a favore di chi sente leso il suo diritto alla salute
I cosiddetti “livelli essenziali di assistenza” (pronto soccorso, ricovero ordinario, day hospital e day surgery, lungodegenza e riabilitazione) sono garantiti in maniera efficace solo in nove regioni: tutte al Centro-Nord, con l’unica eccezione meridionale della Basilicata. È quanto emerge da un’indagine del ministero della Salute sul Servizio sanitario nazionale.
Nonostante sul portale web di Palazzo Chigi si legga che «fino a quando i livelli essenziali di assistenza rimarranno alla base del nostro sistema sanitario, nessuno potrà essere escluso dalle cure perché troppo anziano o bisognoso di prestazioni troppo costose», il governo italiano in realtà non ha aggiornato i livelli essenziali di assistenza come previsto dal decreto Balduzzi del 2012, e neppure il registro delle malattie rare.
Con il risultato, in quest’ultimo caso, che «migliaia di persone finiscono in balia di impostori e santoni che speculano sul loro stato di bisogno», denuncia il segretario nazionale dell’associazione Dossetti Claudio Giustozzi. L’associazione ha inviato una diffida al governo e sta organizzando un’iniziativa senza precedenti: una class action nei confronti del dicastero guidato da Beatrice Lorenzin, promossa da chiunque si senta leso nel proprio «diritto fondamentale alla salute».
L’Espresso – 28 marzo 2014