Sanità. Padrin: «La Regione assorbirà gli esuberi dei privati»
Se la riorganizzazione del sistema sanitario regionale toglierà posti di lavoro a Villa Salus o al Policlinico San Marco, la Regione cercherà di riassorbirli. A spiegarlo ieri agli iscritti alla Cisl è stato il presidente della quinta commissione regionale Leonardo Padrin
«Le schede stabiliranno che cosa farà ogni istituto – ha detto Padrin – Se verranno tagliati posti letto con relativi esuberi, faremo di tutto per ricollocarli o nel settore pubblico o in strutture private analoghe». Una promessa che accontenta il sindacato, preoccupato per il futuro delle due case di cura mestrine. «I privati dovranno crearsi una sorta di nicchia e di specializzazione – ha spiegato Padrin – quanto ai soldi, se prima la Regione dava 100 un anno, ora ne darà magari 80 ma con la certezza di erogarli per i prossimi 5 anni». «I lavoratori devono essere tutelati – ha spiegato la segretaria regionale della Cisl-Fps Marj Pallaro – servono garanzie anche perché nel privato non hanno accesso alla cassa integrazione». Padrin ha anche rassicurato gli utenti sul futuro dell’Ospedale civile di Venezia. «Abbiamo incontrato Orsoni e abbiamo deciso di mantenere tutti i servizi – ha spiegato – il centro storico non ha strutture limitrofe e quindi manterrà tutto anche se non ci sono i numeri, non si potevano privare 50 mila persone del diritto alla salute».Il sì del consiglio regionale al piano sociosanitario riaccende la tensione anche sul litorale. Con la nuova organizzazione, nell’Usl 10 solo uno dei tre ospedali (Portogruaro, San Donà, Jesolo) manterrebbe la piena efficienza. Due presidi potrebbero subire una contrazione di servizi, ma bisognerà attendere le schede. Daniele Bison, che ha fatto tutta la campagna elettorale a Jesolo in difesa dell’ospedale, non ha dubbi: «Il piano porta la firma di Lega e Pdl quindi nessuno potrà chiamarsi fuori dalle proprie responsabilità». A gettare benzina sul fuoco anche Lista Martin e Bene Comune, che accusano l’assessore Luca Coletto, venuto a Jesolo alla vigilia del voto, di aver «preso in giro gli jesolani» con false promesse.
Il Corriere del Veneto ed Venezia – 22 giugno