“Anche oggi siamo costretti a rimanere in aula per discutere sul Pdl 23 sapendo che ciò che diciamo rischia di rimanere un puro esercizio di retorica perché non veniamo ascoltati. La decisione sul numero delle Ulss deve essere maturata all’interno della maggioranza e noi stiamo aspettando, ostaggio delle loro divisioni”. Questo il commento del Consigliere del Partito Democratico Claudio Sinigaglia sull’ennesima seduta dedicata alla riforma della sanità.
“I loro problemi interni – prosegue – sono evidenti e così i tempi si allungano, mentre entra in confusione il futuro del sistema sociosanitario. Sia la maggioranza a dire se vuole votare l’accorpamento delle Ulss o mettere al voto solo l’Azienda Zero. Sia la maggioranza a dire se intende ridurle a 7, 10, 12 o se vuole restare con le 21 attuali. L’impasse ormai è totale: da quando non si è più convocato il tavolo tecnico-politico di lavoro è aumentata la tensione tra i consiglieri, non si è votato un solo articolo e il Pdl 23 rischia il naufragio. Noi siamo disponibili a riprendere il dialogo e a cercare soluzioni condivise in ogni momento. Dall’altra parte però stiamo trovando un muro, per ragioni che non hanno niente a che vedere con i servizi sociosanitari da garantire ai cittadini veneti”.
“Di fronte alle nostre proposte ragionevoli, la maggioranza prima le prende in considerazione e poi risponde con l’irragionevolezza. È netto il cambio di posizione di oggi, frutto dell’incapacità di trovare una sintesi politica: hanno discusso al loro interno per settimane le nostre proposte e poi di fronte alla rigidità dell’assessore Coletto hanno fatto retromarcia, iniziando ad accusare l’opposizione”.
“Accorpamento Ulss, Zaia nuovamente sconfitto dalla sua maggioranza”
Il consigliere del Pd e relatore di minoranza al Pdl 23 Claudio Sinigaglia in una sua nota spiega che “Appare quindi ancora lontana la scelta sull’accorpamento delle Ulss” conseguente a quelle che l’esponente del Pd definisce “le difficoltà della maggioranza”. “È Zaia il vero sconfitto – continua Sinigaglia – anche oggi è venuto a Palazzo Ferro Fini per trovare una soluzione ed esattamente come una settimana fa ha dimostrato di essere incapace di mediare tra le diverse posizioni della Lega. La maggioranza è in confusione: ha dapprima accettato il confronto con noi, poi non è stata in grado di trovare una sintesi al proprio interno e sta facendo naufragare tutto ribaltando la realtà e incolpando la minoranza. Se si va avanti così, sarà inevitabile il fallimento della riforma sociosanitaria, con il conseguente ritorno alle 21 Ulss”
9 settembre 2016