Anche il Sivemp-Fvm aderisce allo sciopero generale del 16 dicembre che per la prima volta vede tutte le sigle sindacali di categoria unite. I sindacati della dipendenza e della convenzione in maniera compatta invitano anche in Veneto i loro iscritti a partecipare allo sciopero generale per l’intera giornata di mercoledì. Una decisione che segue la storica manifestazione del 28 novembre a Roma contro la legge di Stabilità 2016 che è oltremodo penalizzante per i medici, i veterinari e i dirigenti sanitari dipendenti. I motivi della protesta sono molti. “Non possiamo assistere in silenzio alla diminuzione del perimetro della tutela pubblica, siamo stanchi di sentire parlare in continuazione di taglio dei servizi e limitazione dell’accesso alle cure. Il ruolo del medico è centrale nel nostro sistema sanitario e nel nostro tessuto sociale, non è possibile che quel che resta del Servizio sanitario nazionale sia tenuto in piedi da personale ridotto all’osso e sempre più vecchio” denunciano i sindacati medici.
I medici veterinari pubblici del Veneto si asterranno per 24 ore dal lavoro insieme ai medici chirurghi per manifestare tutto il loro disagio. La diminuzione delle tutele preventive e assistenziali, una prospettiva di ulteriore taglio dei servizi e delle strutture che li erogano, una progressiva limitazione dell’accesso alle cure e lo smantellamento dei servizi veterinari ministeriali, regionali e dei dipartimenti delle Asl, sono sotto gli occhi di tutti. La totale assenza di un confronto programmatico con le istituzioni e la mancanza di un contratto nazionale che possa rimediare alle deformazioni dei processi lavorativi determinati dalla legislazione contro i medici, chirurghi e veterinari, e i sanitari pubblici sono sempre più offensivi dei lavoratori e lesivi del diritto alla salute di tutti i cittadini. “Allentare il sistema di garanzia e di tutela sulla sanità animale e sul controllo degli alimenti che gli animali producono, abbassando il livello dei servizi veterinari, rischia di portare a conseguenze drammatiche per la salute pubblica” spiega il segretario regionale Sivemp-Fvm Franco Cicco.
Il 16 dicembre i veterinari pubblici sciopereranno, quindi, per affermare la propria dignità professionale, per poter tutelare adeguatamente la salute pubblica, il benessere animale e la sicurezza alimentare; per un nuovo contratto che valorizzi e recuperi 6 anni di blocco; per l’abolizione del comma 128 della legge di stabilità che ruba risorse ai contratti aziendali; per un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei medici veterinari precari; per lo sblocco del turn over in previsione dei pensionamenti in arrivo nei prossimi anni; per la ridefinizione dell’articolo 22 del patto salute e un nuovo percorso di specializzazione e accesso al Ssn per i medici veterinari; per un concreto rilancio della prevenzione e della sanità pubblica veterinaria.
Le sigle venete sottolineano come dal quadro descritto nel testo della legge di stabilità 2016 emergono criticità importanti che rischiano di compromettere l’intera tenuta del sistema. “Siamo di fronte ad una totale assenza di finanziamenti certi e congrui per il Ccnl del triennio 2016-18 – spiegano – senza tener conto della perdita di potere di acquisto delle retribuzioni che negli ultimi 6 anni di blocco ha ormai superato mediamente i 30mila euro a testa. La situazione è peggiorata dall’ennesima sottrazione di risorse storiche per circa 300 milioni nel triennio, dall’invasione dell’Università nelle aziende territoriali con un pericolo dei pochi posti apicali residuati alla cura degli standard. Inoltre manca completamente un piano di assunzioni con risorse fresche che dovrebbe rimediare all’aumento dei carichi di lavoro, soprattutto se si considera che usciranno dal sistema almeno 20.000 medici nel prossimo triennio. Per non parlare dell’assenza di un cambio di governance che rimedi alla marginalizzazione, fino alla mortificazione della dirigenza sanitaria”.
Questo però non vuole essere solo uno sciopero “contro”, dato che emerge una forte spinta propulsiva con proposte concrete. “Non ci limitiamo a protestare ma indichiamo chiaramente quali possono essere le strategie per superare quest’impasse” concludono i sindacati medici. “Dobbiamo rilanciare una sanità pubblica unitaria, equa, universalistica, sostenibile – afferma in una nota unitaria il segretario regionale Anaao, Adriano Benazzato – realizzare una riforma delle cure primarie che sia rispettosa del valore del lavoro e della dignità dei medici, favorisca l’integrazione del territorio con l’ospedale e un concreto rilancio della prevenzione; abbiamo bisogno di ospedali sicuri, a tutela della salute dei cittadini e della serenità degli operatori, anche attraverso uno specifico provvedimento legislativo; bisogna individuare nel lavoro professionale interno al servizio sanitario uno strumento di innovazione, di governo, di efficienza, di riduzione degli sprechi; il futuro dei giovani e dell’investimento formativo deve essere a beneficio del Paese. Senza dimenticare, inoltre, che dobbiamo puntare a un nuovo modello gestionale dei servizi sanitari che concretamente coinvolga i professionisti rispettandone l’autonomia, la responsabilità e le competenze insieme con i valori etici e deontologici”.
Scarica la locandina Sivemp da divulgare, stampare e affiggere nei luoghi di lavoro
Scarica la locandina dell’Intersindacale del Veneto da divulgare, stampare e affiggere nei luoghi di lavoro
(La locandina dell’Intersindacale è stata pubblicata il 13 dicembre sui quotidiani di tutte le province venete)
Tutte le sigle che aderiscono allo sciopero del 16 dicembre
ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID (AIPAC-SIMET-SNR)– CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – FIMMG – SUMAI – SNAMI – SMI – INTESA SINDACALE (CISL MEDICI-FP CGIL MEDICI-SIMET-SUMAI) – FESPA – FIMP – CIPE – ANDI – ASSOMED SIVEMP – SBV
13 dicembre 2015