L’Aula del Senato ha votato la fiducia al governo sul maxiemendamento al decreto Pubblica amministrazione, portando a 18 i voti di fiducia incassati dall’esecutivo Renzi. I sì sono 160, mentre sono 106 i no, nessun astenuto. I presenti sono stati 268, mentre i votanti sono risultati pari a 266. Passa così il testo della Camera così come modificato dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, con quattro emendamenti presentati dal Governo in materia di pensione, tra cui la cancellazione della soluzione per quota 96, i 4mila pensionamenti nella scuola, e l’abolizione dei pensionamenti d’ufficio già a 68 anni, quindi con due anni di anticipo, per professori universitari e primari.
Il testo recepisce anche il parere della commissione Bilancio di palazzo Madama, che fa salve le aspettative in corso per i magistrati con incarichi nella Pa. Il provvedimento ora torna alla Camera per il via libera definitivo, essendo stato modificato in seconda lettura a palazzo Madama e deve essere convertito entro il 23 agosto.
Madia: su quota 96 nessuna marcia indietro del Governo
In sede di replica al termine della discussione generale sul provvedimento, il ministro della Pa Marianna Madia ha sottolineato che da parte del Governo non c’è stata «Nessuna marcia indietro» sel trattamento di quiescienza degli insegnanti. La cancellazione di ‘quota 96’ dal dl Pa, ha aggiunto, ha «diverse ragioni». Inoltre il ministro, citando le ultime polemiche, ha invitato a «non non scomodare il Quirinale», ricordando che «la firma del Capo dello Stato» ha riguardato il dl come uscito dal Cdm.
Tempi stretti per conversione definitiva entro l’8 agosto
L’accelerazione era in qualche modo obbligata, unica strada per chiudere l’esame del provvedimento entro l’8 agosto anche alla Camera (dove il decreto sul riassetto della Pubblica amministrazione dovrà tornare per la terza lettura), superando senza sorprese anche lo scoglio degli emendamenti (oltre 650 quelli presentati).
Riforme, nel pomeriggio riprende l’esame del ddl Boschi
Questo pomeriggio alle 16, sempre a palazzo Madama, riprenderà l’esame del ddl sul bicameralismo, che ieri ha visto un deciso sprint con l’approvazione di sette articoli (dal 3 al 9), che ha sciolto anche uno dei nodi più controversi, quello sull’immunità dei componenti del nuovo Senato. Oggi il cammino della legge riprenderà dall’articolo 10: si tratta di un passaggio delicato perché definisce le funzioni del Senato riformato.
Il Sole 24 Ore – 5 agosto 2014