Sarà la Direzione ispettiva e vigilanza del Consiglio regionale a condurre un’analisi sul settore assicurativo in Sanità. Lo ha deciso la quinta commissione presieduta da Leonardo Padrin (PdL), dopo l’illustrazione fatta dallo stesso responsabile della Direzione, dalla quale, sulla scorta delle verifiche effettuate nel corso del 2012, sono emerse alcune criticità. In particolare per quanto riguarda le modalità di affidamento, spesso in assenza di gara, dei servizi assicurativi e di brokeraggio, la sempre crescente onerosità dei premi e, in generale, l’estrema eterogeneità nelle modalità aziendali di gestione di un settore che, nell’ultimo periodo, è stato all’attenzione anche dell’Autorità Giudiziaria.
Una situazione che ha evidenziato l’esigenza di avere un quadro completo e aggiornato da cui ricavare, innanzitutto, lo stato dell’arte in merito alle Compagnie che attualmente assicurano gli Enti sanitari del Veneto, con riguardo alle modalità con cui le Compagnie stesse ed i broker sono individuati, all’ammontare dei premi e delle relative franchigie e all’ammontare delle provvigioni assegnate ai broker. Inoltre, è stato evidenziato che la tematica dei servizi assicurativi non potrà prescindere da una puntuale analisi della sinistrosità riscontrata presso le Aziende, sia in termini numerici che di valore dei sinistri aperti e liquidati, verificando anche le modalità con cui gli Enti sanitari gestiscono i sinistri al loro interno. Infine, sarà opportuna una verifica circa le misure adottate dalle Aziende per contenere la sinistrosità e per ridurre il contenzioso in essere, ciò per assicurare una sempre maggiore tutela del paziente e, nel contempo, contenere l’onerosità dei premi assicurativi. «Non si tratterà – ha precisato Padrin – di un’indagine sugli appalti, ma di una verifica del sistema e in particolare sulle criticità emerse e sulla sua funzionalità. L’obiettivo è solo quello di correggere e migliorare il servizio assicurativo, sapendo che rappresenta una voce importante non solo per i cittadini, ma anche per le Ulss. Infatti – ha concluso Padrin – fare assicurazioni porta ad un dimensionamento del rischio clinico e consente di testare l’organizzazione interna, verificando la voce di costo, che in Veneto per questo settore ammonta complessivamente a circa 80 milioni di euro».
Fonte: Consiglio regionale del Veneto – 2 marzo 2013