Sicurezza alimentare. Lorenzin: «Serve un riordino del sistema zooprofilattico e veterinario. Va superata la frammentazione regionale»
Un sistema efficiente deve avere “controlli rigidissimi, regole semplici e più ferree e ispezioni più rapide” perché l’obiettivo “è dare prodotti di qualità e tutelare il Made in Italy”. Lo ha spiegato la ministra della Salute intervenendo alla prima conferenza di Agrinsieme. “Sarebbe necessaria una riorganizzazione del sistema degli istituti zooprofilattici e del sistema veterinario in chiave nazionale”, allo scopo di superare la frammentazione regionale “che è una delle nostre criticità”.
A dirlo è la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo alla prima conferenza di Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare)in corso a Roma a cui partecipano anche il ministro delle Politiche del Lavoro Giuliano Poletti, delle Politiche Agricole Maurizio Martina, dell’Ambiente Gianluca Galletti e il vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Per Lorenzin un sistema efficiente deve fondarsi su “controlli rigidissimi, regole semplici e più ferree, ispezioni più rapide che non devono essere vissute dagli operatori come un incubo ma come un’opportunità, perché’ l’obiettivo è dare prodotti di qualità e tutelare il Made in Italy”.
Il riordino del sistema zooprofilattico e veterinario in chiave nazionale, ha spiegato la ministra, deve rafforzare ulteriormente il sistema “One health” di cui è dotato il nostro Paese. Pochi lo sanno ma noi non supervisioniamo solo la salute delle persone, ma anche la sicurezza di alimenti e degli animali. Questa unicità rappresenta un elemento di grande sicurezza che ci consente – ha concluso Lorenzin – di essere molto competitivi a livello europeo”.
Quotidiano sanità – 18 novembre 2014