La Giunta faccia marcia indietro sulla riorganizzazione in atto nella nuova pianta organica tra sanità pubblica e dirigenza veterinaria e restituisca ai servizi veterinari il controllo sulla sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. E’ la richiesta formulata da Claudio Sinigaglia (Pd), vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio veneto che, a seguito del dibattito apertosi in commissione sulla congruità della disaggregazione tra controllo della salute animale e tutela della salute pubblica e sicurezza degli alimenti, ha riformulato la delibera del 30 dicembre scorso sull’assegnazione delle competenze alle due strutture regionali. La richiesta, con l’articolata propoosta di modifica, è stata inviata con una lettera al vicepresidente della Giunta Marino Zorzato (che ha la delega al personale), all’assessore alla sanità Luca Coletto, al presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin e al segretario regionale della sanità veneta Domenico Mantoan
Il consigliere Pd chiede che la struttura regionale “veterinaria e sicurezza alimentare”, oltre a coordinare l‘attività dei 350 specialisti dei servizi veterinari delle Ulss, gestisca anche i provvedimenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti, evitando così la frammentazione’ di competenze tra veterinari e medici di igiene pubblica.
“Il Veneto – spiega Sinigaglia – ha da sempre organizzato in modo unitario l’intera filiera della prevenzione e sicurezza alimentare, dall’allevamento ai macelli alla tavola, in un’ottica di sistema per garantire sicurezza, salute e igiene in tutti i passaggi. Spacchettare funzioni e competenze, con il pretesto di realizzare chissà quali risparmi, significa smantellare un sistema che funziona in nome di una presunta e non verificata razionalizzazione”.
“Accogliamo con estrema soddisfazione l’iniziativa del vicepresidente della Commissione sanità che, dopo le nostre denunce e le audizioni seguite al “colpo di mano” della Regione, ha avuto modo di rendersi conto di persona dei rischi che una riorganizzazione così concepita rappresenta per la sicurezza alimentare, la salute pubblica e la nostra filiera agroalimentare” osserva il segretario regionale Sivemp-Fvm Roberto Poggiani. “Non dimentichiamo – aggiunge – che il modello organizzativo regionale è, in base alle previsioni del Pssr, quello che, a cascata, devono adottare tutte le Ulss. Un assetto difforme a livello veneto viene ad interrompere la catena di comando, che dal ministero arriva ai Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie territoriali”.
E continua: “A Sinigaglia va il nostro ringraziamento più vivo per la sensibilità e la competenza dimostrate. Con l’auspicio che i vertici regionali decidano di accogliere la sua richiesta di modifica che va nella direzione di una maggiore efficienza e professionalità della sanità regionale”.
La lettera inviata il 1° luglio da Sinigaglia a Zorzato, Coletto, Padrin e Mantoan
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A cura Sivemp Veneto – 2 luglio 2014