Spot incita a denunciare medici. Chiesto l’intervento di Balduzzi
In onda in televisione e sulle Reti Rai un spot “tetro ed inquietante”, che “alimenta le denunce contro i medici e le strutture, a danno in primo luogo del servizio sanitario pubblico”.
“Alza la voce se sei una vittima della malasanità. Hai tempo dieci anni per reclamare un risarcimento. Chiamaci”. È questo il messaggio dello spot promosso da Obiettivo Risarcimento e in onda sulle reti tv, Rai compresa. La Fp Cgil Medici chiede a Balduzzi di intervenire sul presidente della Rai, Anna Maria Tarantola.
guarda lo spot di Obiettivo Risarcimento
“Proprio quando il ministro della Salute ha annunciato la presentazione in uno dei prossimi Consiglio dei Ministri di nuove norme urgenti per contrastare la medicina difensiva sempre più diffusa”, arriva in televisione e sulle Reti Rai un spot commerciale “tetro ed inquietante”, che “alimenta le denunce contro i medici e le strutture, a danno in primo luogo del servizio pubblico sanitario”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Massimo Cozza, commenta la messa in onda dello spot (vedi video a fondo pagina) con cui la società di gestione dei danni alla persona, “Obiettivo Risarcimento”, invita i cittadini che ritengono di essere vittime di un caso di malasanità a denunciare i fatti e reclamare un risarcimento.
Uno spot che si inserisce in un contesto in cui “il contenzioso è diventato troppo spesso non più una giusta rivendicazione per chi è stato vittima di un episodio accertato di malasanità, ma una occasione di speculazione economica. Con un costo economico per il servizio pubblico stimato in circa 10 miliardi. Con un costo sociale inestimabile di rottura dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente”, osserva Cozza.
Secondo il segretario nazionale della Fp Cgil Medici è quindi necessario intervenire. “Certamente c’è un problema di tutela del cittadino che ha subito un danno per un episodio di malasanità, così come di certezza e chiarezza delle responsabilità, che troppo spesso ricadono solo sul medico e non sulla struttura e sulla cattiva politica. Ma la soluzione non è nella commercializzazione. Deve partire da una forte iniziativa fatta di nuove norme e di una campagna di comunicazione sociale che proprio la Rai dovrebbe portare avanti”.
Per questo la Fp Cgil Medici chiede che il ministro Balduzzi, “che giustamente ha deciso di promuovere nuove norme dopo anni di colpevole immobilismo della politica, intervenga anche sul Presidente della Rai Anna Maria Tarantola e le chieda di sostituire lo spot commerciale con uno spot sociale, a tutela della collettività”.
quotidiano sanità – 22 agosto 2012