Con sentenza, del 7 febbraio 2014, il Tar per la Liguria ha dichiarato illegittima e conseguentemente annullata la determinazione dell’Asl 5 Spezzino con la quale veniva nominato a capo della neocostituita struttura complessa “Sicurezza alimentare” un veterinario, escludendo dalla selezione 5 medici che avevano presentato domanda di partecipazione. Motivando la sua decisione il Tar ligure sottolinea come la scelta dell’azienda sanitaria sia stata determinata in modo aprioristico in assenza di un reale confronto fra i settori di attività che hanno la necessità di avere come dirigente un medico o un veterinario. L’Asl aveva motivato la scelta di un veterinario con la presenza sul territorio di molte attività di depurazione molluschi, macellazione, acquacoltura, ritenendo quindi il profilo veterinario «settore più rilevante».
A ricorrere al Tar un gruppo di medici igienisti secondo i quali la scelta dell’Asl considera solo una parte dell’attività di competenza della struttura. Omettendo la necessaria comparazione delle attività produttive, ad esempio con i servizi di ristorazione della fascia costiera dell’area spezzina. Secondo l’Asl la motivazione va cercata nell’opzione per il metodo quantitativo-qualitativo, parametro in base al quale prevale la competenza veterinaria.
Ma il Tar ritiene fondato il ricorso ritenendo che anche in base al metodo comparativo i dirigenti dell’Asl avrebbero dovuto istituire un reale confronto tra i settori di attività che hanno necessità di avere come dirigente un medico chirurgo o un medico veterinario. In assenza di questi presupposti «ricorre una situazione in cui risulta esposta la giustificazione di una scelta compiuta a priori, e così illegittimamente».
Di conseguenza, conclude la sentenza «l’atto impugnato è illegittimo e va annullato, assorbite le ulteriori censure, dovendosi demandare all’azienda sanitaria perché riesamini la questione alla luce delle considerazioni che precedono. In tale sede l’Asl 5 Spezzino ben potrà ribadire la propria determinazione, ma dovrà adottarla all’esito di un percorso motivato che sia congruo e comprensibile».
13 febbraio 2014 – riproduzione riservata