Terremoto 5.8 in tutto il Nord. Dieci morti. Vittime sotto le macerie
Una forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 9 per circa 15 secondi in tutto il Nord Italia. L’epicentro ancora in Emilia. In tilt i telefoni. Morti nel Modenese
Si segnalano vittime nel Modenese: 3 operai sono stati schiacciati dalle macerie di un capannone della Meta costruzioni di San Felice (si tratterebbe di 3 operai stranieri), ma le vittime secondo i carabinieri sono dieci e alcuni i dispersi. Don Ivo Martini il parroco di Rovereto di Novi è deceduto nel crollo della sua chiesa. Crollato anche il duomo di MIrandola
A Venezia è stata avvertita distintamente anche ai piani terra e si è scatenato il panico. Ma in tutto il Nordest sono state evacuate scuole e la gente è scappata dagli uffici. La magnitudo è stata fra 5.8 e 5.9 Richter con epicentro ancora in Emilia nella zona del Modenese a Medolla. Una vittima è segnalata sotto le macerie nel Modenese. Nella zona di San Felice sul Panaro ci sarebbero altre vittime in zona industriale. «La situazione è molto grave» ha detto il sindaco.
Molti palazzi e scuole sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza in tutto il Nordest subito dopo la scossa che è stata chiaramente avvertita qualche secondo dopo le nove del mattino.
Nuovi crolli. Nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. Sospesa la circolazione ferroviaria in Emilia. Sarebbero crollati parte del Duomo di Mirandola e la Torre di San Felice sul Panaro.
Martedì 29 Maggio 2012 – 09:07 Ultimo aggiornamento: 12:24
Le case del centro storico di Venezia hanno tremato a lungo, con gran rumore. Un operaio è stato colpito da un pezzo di cornicione mentre stava allestendo le impalcature per la messa in sicurezza della chiesa di Salara (Rovigo), già lesionata dalla scossa di terremoto di nove giorni fa: è stato trasportato all’ospedale, ma non sembra in pericolo di vita.
A Venezia la scossa ha provocato la caduta di una statua che ha sfiorato una donna ai Giardini Papadopoli, vicino a Piazzale Roma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i vigili urbani.
In Polesine si sono avute successive microscosse di assestamento. Nella zona di Ficarolo (Rovigo) sono stati registrati dei crolli con danni rilevanti ad alcuni edifici già lesionati dal terremoto di domenica scorsa. Resta in piedi il campanile di Ficarolo, lesionato il 20 maggio, uno dei più alti del Veneto.
Secondo la Protezione civile del Veneto, non ci sono segnalazioni di persone ferite o coinvolte dal sisma. Per precauzione le scuole e gli uffici pubblici del rodigino, così come nel padovano, sono stati fatti evacuare su decisione diretta dei responsabili. Si temono crolli degli edifici antichi visto il rischio di altre scosse di assestamento.
Forti ritardi sulle linee ferroviarie, in particolare sulla tratta Padova-Rovigo, dove sono in corso verifiche tecniche alla funzionalità delle linee: la chiusura della stazione di Bologna ha mandato in tilt tutto il traffico ferroviario. (11.29)