Cosmed e Fvm hanno partecipato all’audizione che si è svolta ieri presso la Commissione per la semplificazione sull’atto del governo 393 (modifiche ed integrazioni al testo unico del pubblico impiego). Quattro le criticità segnalate: proroga del blocco dei fondi aziendali; esclusione della dirigenza dal percorso di riassorbimento del precariato; fabbisogni e contrattazione.
In particolare l’articolo 23 del testo con la proroga del blocco dei fondi aziendali di fatto taglia gli stipendi proprio nel momento in cui esponenti del Governo dichiarano di voler rinnovare i contratti pubblici dopo 8 anni di blocco. L’entità dei tagli subiti è di gran lunga superiore agli aumenti stipendiali proposti per il rinnovo contrattuale. Tecnicamente è un chiaro eccesso di delega e Cosmed ha sottolineato che non esiterà ad adire tutte le forme di contrasto in sede legale del provvedimento se l’articolo in questione non verrà soppresso.
Quanto poi all’esclusione della dirigenza dal percorso di riassorbimento del precariato il testo unico discrimina i dirigenti rispetto alle restanti categorie dei dipendenti prevedendo procedure concorsuale diverse tra dirigenti e non dirigenti. Si tratta di un provvedimento che altera la normativa concorsuale tra dirigenti e non dirigenti di dubbia costituzionalità. Occorre cancellare la parola “non dirigenziale” al comma 1 e 2 dell’articolo 20 e sostituirlo con le parole “anche di qualifica dirigenziale”.
Proroga della “sanatoria europea” nonostante i richiami della Commissione Europea. In pratica la Legge 161 del 2015, che dopo circa dodici anni di mancato adeguamento degli organici alle norme europee, viene prorogata fino al 2018. Tale legge era stata emanata per evitare una sanzione miliardaria da parte della Comunità Europea (378.000 euro al giorno, circa 138 milioni di euro all’anno). La proroga della sanatoria in oggetto, già tentata da parte delle Regioni nelle scorse finanziarie senza successo, viene riproposta nel testo unico del pubblico impiego proprio nel momento in cui la Commissione Europea ha riaperto la procedura di infrazione. E’ necessario semmai un provvedimento specifico per il precariato medico e sanitario del SSN.
23 marzo 2017