Ce ne sono poche decine in tutto il mondo. Ora grazie al progetto internazionale “Waldrapp” si cerca di ristabilire nuove colonie.
In Europa sono quasi estinti, nel mondo ce ne sono poche decine. Eppure alcuni esemplari di Ibis eremita sono improvvisamente atterrati a Thiene, all’aeroporto Ferrarin. La sorprendente scoperta è stata fatta dalla polizia provinciale, che ha trovato un ibis adulto e i suoi tre piccoli intenti a piluccare grilli e coleotteri sul prato dell’aeroporto.
«È stata una sorpresa trovarsi di fronte questi uccelli – raccontano le guardie provinciali Fabio Pegoraro e Stefano Dal Cengio – perché si tratta di una specie rarissima di cui oggi si possono contare poche decine di esemplari al mondo. Questi appartengono certamente al progetto internazionale “Waldrapp”, attraverso il quale, partendo da soggetti appena nati prelevati dagli zoo, si sta cercando di ristabilire delle colonie di Ibis in Europa. Probabilmente stavano tornando a casa e hanno perso la rotta».
Gli Ibis eremita vengono infatti allevati in Austria, sede del progetto, dove viene insegnato loro a volare lungo la rotta migratoria che li porta a svernare in Toscana nell’oasi Wwf della laguna di Orbetello. L’imprinting viene eseguito da una squadra di studiosi che, a bordo di paraplani a motore, vola al loro fianco per tutto il viaggio dall’Austria alla Toscana, passando per la Slovenia. «Si sono fermati all’aeroporto di Thiene – spiegano le guardie provinciali – perché hanno riconosciuto un ambiente a loro familiare: questi uccelli considerano i velivoli come mamme e papà. Il prato dell’aeroporto poi, non essendo trattato con agenti chimici, è ricco di grandi insetti di cui gli Ibis eremita vanno ghiotti. Invitiamo gli appassionati di birdwatching e i curiosi ad andare allo scalo thienese per ammirare questa specie rara. Ed un avvertimento a chi magari pensa di portarsene uno a casa: questi esemplari sono dotati di radiocollare e gps, per cui sappiamo in ogni istante dove si trovano».
L’entusiasmo per l’arrivo degli Ibis ha contagiato anche i piloti che frequentano l’aeroporto Ferrarin. «Ho assistito al loro arrivo – racconta Sergio Maron, presidente della scuola volo di Thiene – erano in formazione perfetta, sembravano una pattuglia acrobatica. Sono atterrati davanti al nostro hangar, e lo considero di buon auspicio per la nostra scuola di volo. Sono uccelli molto socievoli e intelligenti: quando decolla o atterra un aereo, si spostano a bordo pista o si sistemano sui fili della corrente a godersi la scena».
Il Giornale di Vicenza – 8 agosto 2012